Quando parla, Vittorio Sgarbi non è mai banale. Nel suo intervento su Radio Cusano Campus durante il format ECG il critico d’Arte ha detto la sua sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano (“Mi aspetto avvisi di garanzia per Gentiloni e Minniti”), difeso Charlie Hebdo (“Quella vignetta è una fotografia della realtà) e attaccato le femministe che protestano contro Trump: “Le femministe ce l’hanno contro Trump perché a lui piacciono le femmine. E’ paradossale”. 

Vittorio Sgarbi, quindi, ha difeso Charlie Hebdo. Lo ha fatto con questa considerazione: “La precedente vignetta l’avevo giustificata dicendo che non era contro i morti ma contro la mafia. A guardarla bene si capiva che non è che mancasse la pietà per i morti, ma voleva semplicemente dire che la mafia aveva una condizione favorevole per fare affari sulla ricostruzione. Questa qui è la morte che scende sugli sci, è la fotografia della realtà. E’ bello che sia sato trovato qualcuno vivo, ma che ne siano morti venti invece di trenta ciò non toglie che comunque c’erano i morti. Dov’è la provocazione? Queste vignette sono brutte sul piano formale, ma la morte che arriva sugli sci è una fotografia reale, cosa c’è da criticare in questa vignetta? In tanti mi hanno chiesto di attaccare Charlie Hebdo, ma una valanga è la morte che scende con gli sci, cosa c’è da attaccare? Le vignette non sono contro i morti, sulla prima c’era un fondo di verità, la seconda è una immagine della morte che scende sugi sci e li investe ed è una immagine di quanto accaduto in realtà. Invece di arrivare sugli sci i soccorritori, è arrivata sugli sci la morte. La vignetta ha una sua amara verità”.

Prima ancora di parlare di Charlie Hebdo, però, Vittorio Sgarbi ha detto la sua sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano: “Era un bell’albergo, ci sono andato volentieri. Una delle famiglie ospiti aveva capito cosa stava accadendo. Il maltempo, il terremoto e la neve ha creato un mix diabolico. Gli ospiti dell’hotel avevano chiesto aiuto cinque ore prima che arrivasse la slavina e questo vuol dire che con i mezzi di soccorso possibili, visto che nove chilometri si possono percorrere con gli elicotteri, con moto sci, si poteva arrivare a soccorrerli e portarli via tutti. Si è capito subito che potevano essere salvati, il signore che era riuscito ad uscire e ha telefonato per avvertire della situazione gravissima che necessitava di un intervento immediato, si è sentito rispondere che se la cosa non era vera poteva essere anche denunciato per procurato allarme. Prima li hanno abbandonati, poi li hanno presi per il culo. I morti potevano essere salvati. Sono passate prima che arrivasse qualcuno le ore che vanno dalle 17.40 alle 4 del mattino e cioè 12 ore. 12 ore inaudite. La colpa è dei vertici, dal Presidente del Consiglio al Capo della Protezione Civile, ai Prefetti, al Ministero degli Interni. Quello che è mancato non sono i mezzi e la capacità, ma proprio la parte decisionale, quella che dipende dalla politica”.

Particolarmente critico, Vittorio Sgarbi, più che con Charlie Hebdo, con la politica italiana: “Quelle 20 ore fatidiche che sono state necessarie per far arrivare i soccorsi al Rigopiano sono un atto d’accusa da cui sarà difficile uscire. Il magistrato che se ne occuperà dovrà risalire alla catena delle responsabilità, che sono soprattutto politiche, questo è indiscutibile. Bertolaso rispetto a Curcio aveva una autorevolezza e una autonomia differente. La magistratura secondo me avrà molto spazio per individuare colpe, se poi manderà un avviso di garanzia a Gentiloni, a Minniti o non so a chi, individuerà nella politica l’anello debole di questa catena e a questo punto emergerà che era molto meglio la protezione civile di Bertolaso perché era indipendente dalla politica. Mi aspetto che arrivi un avviso di garanzia a Gentiloni e a Minniti. La forza della protezione civile di Bertolaso era assoluta, Bertolaso poteva agire senza dover ricorrere né a una legge specifica né chiedere a un capo politico. Se Curcio ha la totale autonomia allora è colpevole,ma se così non è la responsabilità è politica. Per questo prevedo avvisi di garanzia per Gentiloni e Minniti. Questi avvisi di garanzia mostreranno che la protezione civile è tanto più forte quanto meno deve rispondere alla politica”.

E’ un fiume in piena, poi, quando cambiando argomento gli viene chiesto un parere sulle femministe che marciano contro Trump: “Le femministe si meriterebbero che nessuno le scopasse mai più. Una donna vuole un uomo che la faccia godere,questa roba che lui fa il bullo all’antica determina la protesta delle donne. Trump tratterebbe male le donne perché le scopa? Non capisco. Allora la donna per essere rispettata dovrebbe rinunciare all’orgasmo. E’ una protesta che non capisco. Trump ha trattato male le sue donne? No. Ha scopato le sue donne? Sì. E non mi pare che siano lamentate. Cioè secondo queste Trump sarebbe contro le donne perché gli piacciono le donne. Perché protestano le femministe? Prima lo provino. Si facciano scopare da lui. E’ un meccanismo idiota per cui i rapporti omosessuali vanno bene e quelli eterosessuali no. Trump le donne le ha fatte stare bene. E le femministe protestano perché lui invece di non scopare le donne le scopa. Abbiamo un mondo in cui l’unica cultura è quella omosessuale, visto che quella eterosessuale protesa perché un uomo va con delle donne che gli piacciono e a cui lui piace. Per cosa protestano? Perché Trump ha fatto dei regali alle sue donne? Perché a Trump piacciono le donne? Sono delle proteste determinate da un mondo a rovescio in cui facciamo il gay pride al grido di inculiamoci tutti. Come deve essere un maschio se non maschilista? Io sono assolutamente allineato con Trump e le donne con me sono sempre state bene. Lui ha vinto perché c’è una parte di umanità che la pensa come lui. Esistono ancora uomini per fortuna che hanno un aria un po’ più brutale, le donne cercano questo rustico plebeo, tipo il bagnino italiano. Trump è un tipo alla Mastroianni, alla Lando Buzzanca. Che hanno fatto di male queste figure? Perché le donne stanno con me? Perché sono uno brutale e questa brutalità fa parte del carattere maschile. Trump deve punire queste donne non scopandole più. Non è che Trump picchia o frusta le donne. Le fa stare bene, le fa regali, le rende felici. Secondo le femministe le donne non dovrebbero più portare le scarpe con i tacchi, non dovrebbero più truccarsi, mettersi lo smalto, il rossetto o depilarsi. Allora stabilissero che le donne non debbano più depilarsi, perché depilarsi è una umiliazione per la donna. Ecco, a Trump piacciono le donne depilate. Se la donna continua a mettersi i tacchi o a depilarsi lo fa per noi maschi. Allora la donna che si mette il rossetto è una trumpiana. Protestiamo con Trump perché le donne si mettono lo smalto sulle unghie. Se vediamo una donna con i tacchi urliamole contro che è una donna maschilista. O se vediamo una bella figa mandiamola via e diciamole no, io voglio Rosi Bindi”.

Vittorio Sgarbi dopo aver difeso Trump ha attaccato HIllary Clinton: “A me sta sui coglioni Hillary Clinton, una che ha bombardato la Libia eliminando Gheddafi e costringendomi a vedere tutta questa tragedia. Una cosa che fino a questo momento Trump non ha fatto. Attaccare Trump perché gli piace la figa non mi pare una cosa giusta”.