Gianni Tonelli, Segretario del Sindacato Autonomo di Polizia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, in merito alle scosse di Terremoto che il 18 Gennaio ha nuovamente colpito il Centro Italia. 

Ad ostacolare la viabilità e la quotidianità si aggiungono  il gelo e la neve che continuano ad accanirsi in molte zone del Centro Italia. Anche a Teramo la situazione è drammatica, dove in alcuni punti la neve arriva a coprire le case.

Sull’emergenza nel Teramano Gianni Tonelli è intervenuto ai microfoni sostenendo che “Il terremoto ha messo in discussione l’agibilità della centrale operativa di Teramo che è stata evacuata. Il problema è chi soccorre i soccorritori per soccorrere le persone? Le due batterie che, una volta venuta meno la corrente, dovevano azionare l’accensione del generatore non funzionavano perché nonostante le segnalazioni, mancano le risorse e si fanno tagli. Invece di fare 8 centrali operative, facciamone due o tre fatte bene”. E continua spiegando l’importanza di una centrale operativa unica e funzionante che, però sembra non essere voluta. “Hanno fatto una centrale operativa ulteriore con 4 scappati di casa che non sanno cosa devono dire.  C’è un grosso rischio – spiega Tonelli – per le persone perché c’è un ritardo nei soccorsi e molte volte indicazioni che sono sbagliate. Bisogna creare una centrale operativa unica, però non le vuole nessuno perché temono che porti ad un progetto di unificazione e quindi addio trattamenti economici, percorsi di carriera, ecc..”

Un grande problema verificatosi è l’assiduità con cui le persone continuavano a comporre i numeri dei soccorsi e del pronto intervento, in particolare i titolari di un ristorante nel Teramano, senza però essere creduti. “E’ stata una grossa leggerezza della persona della prefettura che ha raccolto l’allarme – spiega Tonelli – perché la verifica va fatta comunque, soprattutto perché non è che siamo in agosto, se chiama una persona dicendo che c’è stata una valanga la devi prendere sul serio. Andava quantomeno chiamata la centrale operativa delle forze di polizia e dire: fate una telefonata per verificare se le linee telefoniche funzionavano. Questa è stata una negligenza imperdonabile da parte della persona della prefettura che ha risposto alla signora”.