Sembra incredibile ma c’è chi in mezzo alla tragedia del terremoto cerca di speculare. Per evitare che la beffa si aggiunga al danno interviene Alessandro Petruzzi, Presidente di Federconsumatori Umbria, ai microfoni della trasmissione “Legge o Giustizia” del nostro Matteo Torrioli. Ecco cos’ha etto su Radio Cusano Campus sull’emergenza terremoto.
Tutto parte da quanto detto in aula alla Camera dalla Ministra Finocchiaro, che ha certificato come i soldi raccolti da donazioni non verranno utilizzati per l’emergenza terremoto ma per la futura ricostruzione. Tra i vari commenti a questo fatto c’è anche quello del Presidente della Federconsumatori Petruzzi che a Radio Cusano Campus ha detto:
“Gli italiani hanno fatto sentire il loro calore nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto. La cosa grave è che alla Camera si certifichi che quei soldi chiesti ai cittadini per una motivazione vengono utilizzati in altro modo. E’ una pratica da denuncia per pubblicità ingannevole: valuteremo quali azioni intraprendere”.
Sul fatto che milioni di cittadini siano indignati: “Gli italiani vedono i loro concittadini abbandonati alla deriva nel Centro Italia, per eventi in parte programmabili. Il terremoto non si può prevedere, la neve si. Raccogliere soldi per la prima emergenza e poi dire che verranno utilizzati per la ricostruzione esaspera la popolazione. Magari la nostra Finocchiaro potrebbe tagliarsi lo stipendio per dare una mano. Abbiamo migliaia di cittadini senza energia elettrica. Questa non è responsabilità del “pronto intervento””.
Sulle cause del problema: “Non c’è prevenzione. Abbiamo privilegiato, in questi anni, il profitto per quanto riguarda le infrastrutture principali del Paese. Vorrei ricordare che le strade dell’Anas, in Umbria, sono state abbandonate. C’è incuria nei confronti di un territorio che, forse, ha la colpa di non far parte dell’elite produttiva del Paese, di quelle zone ricche che vengono trattate in altro modo. Hanno mandato ad Amatrice gasolio non invernale, che senza additivi si ghiaccia. Dopo il terremoto, Renzi scendeva spesso con l’elicottero a Norcia. Perché non scende ora? Lo stanno aspettando in questi territori”.