Dedicare la propria vita allo sport, coronare un sogno a cinque cerchi e poi improvvisamente, trovarsi prigioniera del proprio corpo in un letto d’ospedale senza sapere perchè. E’ quello che sta succedendo a Vincenza Sicari, ex maratoneta azzurra. Dopo la conferenza stampa della scorsa settimana in cui la Sicari e i suoi avvocati, affiancate dalla FIDAL e dal CONI, hanno richiesto il trasferimento all’Ospedale di Tor Vergata, nulla è cambiato: “Io sono ancora al Sant’Andrea a non so ad aspettare cosa” racconta Vincenza Sicari a Radio Cusano Campus. Intervenuta nella trasmissione Open Day, al microfono di Misa Urbano e Alessio Moriggi, Vincenza ha raccontato come nulla sia cambiato dopo le sue denunce. “Dopo la conferenza stampa il Sant’Andrea tramite un comunicato stampa ha accusato i miei legali di aver richiesto degli esami, mentre l’Avv. Sciamanna e l’Avv. La Leggia hanno solo chiesto chiarimenti in merito agli esami svolti e a quelli non eseguiti. Sono stata accusata di essermi rifiutata di fare degli esami, cosa assolutamente non vera. I medici con i quali ho parlato mi hanno detto che non è stata una loro iniziativa ma è partita dalla Direzione Sanitaria, che ne risponderà”.
“Quando sono stata portata qui il Prof. Orzi mi ha detto “Benvenuta in albergo”, evidentemente non ha gradito il mio ricovero. In passato il Prof. Orzi ha già sbagliato con me richiedendo un TSO, nelle mie condizioni mi ha sedata e legata al letto, rinchiusa in psichiatria, una cosa che pagherà nelle dovute sedi. La cosa peggiore è che il Direttore Sanitario Sommella e il Direttore Generale Caroli sapevano tutto e hanno permesso che continuasse a sbagliare. Anche la Regione Lazio sa tutto, sa che sono qui, sa cosa sta succedendo e non interviene. Voglio che sia fatta chiarezza, voglio che chi ha sbagliato paghi come sto pagando io e anche chi permette che si continui a sbagliare senza fare niente. Voglio che vengano qui Lorenzin e Zingaretti a vedere in quali condizioni sono, parleranno con i miei avvocati e vedranno i documenti, ci dovranno dare loro una spiegazione. Voglio essere trasferita prima che succeda l’irreparabile. Peggioro giorno per giorno e qui mi fanno un esame ogni tanto. Ho bisogno di stare in un posto dove abbiano la volontà e la voglia di studiarmi ogni giorno con degli accertamenti”.
L’Avv. La Leggia, del team legale di Vincenza Sicari, ha raccontato che: “La Direzione Sanitaria del Sant’Andrea non riconosce la nostra richiesta, presentata il 2 gennaio scorso, di poter avere la cartella clinica di Vincenza. Oggi, 17 gennaio, ci dicono che la nostra richiesta ufficiale, inviata tramite PEC e protocollata, non è conforme. Stanno facendo di tutto per non farci vedere la cartella clinica. Questo tipo di comportamento verrà denunciato per vie legali. Settimane fa sollecitammo via PEC anche l’Ospedale di Tor Vergata ma non c’è stata alcuna risposta, che sarebbe stata gradita anche se di diniego, invece non è pervenuta neanche quella. Ora attendiamo l’Autorità Giudiziaria, c’è un 700 depositato presso il Tribunale Ordinario di Roma, auspichiamo che il Presidente del Tribunale fissi al più presto un’udienza o addirittura emetta un provvedimento per permetterci di trasferire Vincenza Sicari in altro ospedale. Poi discuteremo nel merito dei danni patiti da Vincenza Sicari per un ricovero così lungo senza essere oggetto di terapie o di diagnosi.”
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