I nodi vengono sempre al pettine. E così il paese dei presunti furbetti sta pian piano diventando il paese delle persone oneste. Ne è esempio il Quirinetta, ex teatro divenuto da poco live club di riferimento della scena indie della musica capitolina, che da qualche giorno è chiuso con tanto di sigilli. Dietro lo scintillio dell’arte e la massiccia campagna web per farne un luogo puro ed elevato, non tutto sembra essere andato per il verso giusto. Alcuni artisti lamentano di non essere stati mai pagati nè di aver avuto il diritto d’autore tutelato in Siae ma, soprattutto, alcuni cittadini non hanno gradito l’ennesima trasformazione non supportata dai permessi in discoteca. La polizia non è stata con le mani in mano.

Il Quirinetta era la mecca degli artisti indipendenti di Roma e questo blasone era ben noto ai suoi gestori che non facevano nulla per nascondere il potere acquisito. Alcuni musicisti, infatti, stanno lamentando di non essere stati mai pagati dopo i concerti e di non aver avuto il diritto d’autore tutelato attraverso le consuete ed obbligatorie pratiche Siae. Il successo ha forse annebbiato la mente dello staff del Quirinetta perché è stato deciso di diventare anche discoteca senza preoccuparsi di avere i permessi necessari. Secondo quanto riporta Il Messaggero in questo articolo, il club “è stato trasformato in una vera e propria discoteca abusiva con tanto di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Nella notte tra sabato e domenica scorsa, gli agenti della polizia della Divisione amministrativa della questura di Roma, diretta da Carlo Musti, hanno effettuato controlli sono avvenuti nell’ambito di servizi, organizzati e coordinati congiuntamente al personale tecnico ispettivo appartenente al comando provinciale dei vigili del fuoco”. Risultato? Secondo quanto riscontrato dalla polizia la situazione era “gravemente compromessa sotto il profilo della pubblica sicurezza per tutti i presenti” che stavano ballando “in un ambiente chiuso”, “oltremodo sovraffollato” e “con le misure di prevenzione incendi non conformi a quanto prescritto dalla normativa di settore ed in violazione a quanto previsto nella licenza”. Ora il Quirinetta è stato sottoposto a sequestro penale preventivo con tanto di sigilli e il titolare è stato denunciato. La Roma by night starà più attenta, in futuro, a rispettare gli artisti che lavorano in questi ambienti e, soprattutto, le regole che, fino a prova contraria, sono uguali per tutti.