Si sta per eleggere il nuovo Presidente del Parlamento Europeo. Alla Lega non piace Antonio Tajani e Raffaele Volpi, senatore e vicepresidente di Noi Con Salvini, non ne fa mistero intervenendo stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus. “Tajani? Non lo votiamo perché è uno dei responsabili del fallimento a Roma e, politicamente parlando, spiccano mediocrità e ipocrisia”, ha detto Raffaele Volpi parlando di Antonio Tajani, in predicato di divenire il nuovo Presidente del Parlamento Europeo. 

PRESIDENTE PARLAMENTO EUROPEO. RAFFAELE VOLPI (LEGA) CONTRO ANTONIO TAJANI. CLICCA QUI PER ASCOLTARE L’INTERVISTA INTEGRALE

Prima di parlare dell’elezione del Presidente del Parlamento Europeo e di bocciare l’ipotesi legata ad Antonio Tajani, Antonio Volpi ha detto la sua sulle critiche riservate da Bossi a Salvini: “Una scissione? Sono boutade che in questo momento non sono utili a nessuno, la Lega è una, è solida, ha un segretario che si chiama Salvini e va avanti così, continuiamo per la nostra strada con grande determinazione. L’intervista di Bossi l’ho letta, sicuramente lui è stato il nostro segretario per molto tempo, tanto rispetto per Bossi, ma oggi il nostro segretario si chiama Salvini. Ci sono un po’ di nostalgie delle cene con Berlusconi a Arcore, ma sono cose passate, anche perché Berlusconi è ondivago, mentre noi abbiamo cambiato strada”.

 

Su Berlusconi Raffaele Volpi ha manifestato non poco scetticismo: “Molto probabilmente come tanti dicono tra lui e Renzi ci sono degli approcci per fare dei ragionamenti. Ma noi il grande inciucio non lo faremo mai. Bisogna capire qual è Forza Italia. Se è quella che sta con la Merkel o quella che sta con noi nelle Regioni. Se è quella che oggi voterà Tajani, uno dei colpevoli della distruzione di Roma, o quella di Toti”.

 

Raffaele Volpi, poi, è stato particolarmente duro parlando Antonio Tajani, papabile prossimo presidente del Parlamento Europeo:” E’ stato uno di quelli che per non fare uno sgarbo alla Merkel è riuscito a fare il pasticciaccio romano, regalando ai Cinque Stelli l’amministrazione della Capitale. E’ da lì che parte, parte con l’idea di essere l’uomo moderato che non deve combinare guai e oggi si candida a essere Presidente del Parlamento Europeo. Non parlo della persona, ma a livello politico la mediocrità è alta e l’ipocrisia ancora di più”.