Il cambiamento era nell’aria e, come di consueto, è giunto sul filo di lana e nell’ultimo giorno utile per evitare che il lavoro svolto fin ora finisse in un disastroso nulla di fatto. Il Consiglio dei Ministri, svolto nella giornata di sabato, ha approvato otto decreti su nove previsti dai comma 180 della legge 107 del 2015. Queste le parole della Ministra Valeria Fedeli subito dopo il licenziamento degli 8 decreti.

Le parole della Ministra

«I decreti attuativi delle deleghe rappresentano la parte più innovativa e qualificante della legge 107. Rivelano e concretizzano la vera portata di riforma della Buona Scuola: mettono le studentesse e gli studenti al centro di un progetto che punta a fornire loro un’istruzione e una formazione adeguate a standard e obiettivi internazionali. Si lavora sul sapere e sul saper fare, per dare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi gli strumenti utili per realizzare il loro progetto di vita e contribuire alla crescita e alla competitività del Paese».

I decreti in sintesi

C’è da sottolineare come non si conosca ancora il testo dei singoli decreti che verrà reso noto solo dopo il lavoro delle commissioni parlamentari che, tempistiche alla mano, non potranno apportare cambiamenti significativi se non vorranno finire fuori tempo massimo.

Ecco, sinteticamente, gli 8 decreti in questione:

Riordino, adeguamento e semplificazione del  sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria.

Promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e riconoscimento delle   differenti modalità di comunicazione.

Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale.

Istituzione del sistema  integrato  di  educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei  anni,  costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole  dell’infanzia, al fine di garantire ai bambini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando  disuguaglianze  e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, nonché  ai fini della conciliazione tra tempi di vita, di cura e di  lavoro dei genitori, della promozione della qualità dell’offerta educativa e della continuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie.

Garanzia dell’effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale, 

Promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno della creatività connessa alla sfera estetica.

Revisione, riordino e adeguamento della normativa in materia di istituzioni e iniziative scolastiche italiane all’estero 

Adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti, nonché degli esami di Stato, anche in raccordo con la normativa vigente in materia di certificazione delle competenze.