Dolce, semplice, materna, e molto apprezzata dal pubblico italiano, Elena Sofia Ricci debutta come regista teatrale il prossimo 19 gennaio al Teatro Marconi, con lo spettacolo “Mammamiabella”. Lo spettacolo, definito dalla regista, durante l’intervista rilasciata a #genitorisidiventa, ai microfoni di Radio Cusano Campus, “una girandola musicale molto divertente, con momenti di tristezza, racconta i nove mesi di gravidanza” di Valentina – la protagonista – “e dell’uomo che non è in grado di starle dietro”. Il titolo dello spettacolo è evocativo, è un intercalare che in certe zone d’Italia viene indicato per esprimere stupore, meraviglia. E il senso della performance è lo stesso, aggiunge la Ricci: “Mammamiabella è tutta una scoperta, tutto uno stupore. La nascita di un bambino è un fuoco d’artificio incredibile che arriva nelle nostre vite e che non sappiamo come accogliere. […] E’ il mistero e la meraviglia della vita e della paternità.”

Dal mondo dello spettacolo alla realtà, la pluripremiata attrice fiorentina si è espressa sull’attuale situazione genitori – figli, sulle relazioni famigliari sempre più difficili: “E’ molto difficile educare un figlio” – ha sottolineato – “Il successo, la popolarità, ci abbagliano. […] Dobbiamo educarli a valori profondi. […] E’ tutto teso all’apparire, bisogna tenere i figli ancorati a valori importanti, come la cultura, l’onestà, la solidarietà. […] E’ una battaglia tostissima. […] Tendiamo a prendere le difese dei figli, e perdono di vista il limite. Le regole, i no che aiutano a crescere sono importanti, devono venire da una complicità tra famiglia e scuola, altrimenti i ragazzi si sentono insicuri. Queste sono figure autorevoli, non autoritarie, dove si formano i ragazzi. […] Quando saranno grandi come potranno sopportare quelle frustrazioni se non glielo insegniamo. […] E’ importante annoiarsi.”

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