Si celebra oggi 16 gennaio il “Blue Monday”, il giorno più triste e cupo dell’anno. Ventiquattro ore di malinconia dovute, probabilmente, ai sensi di colpa per le spese natalizie, l’estate troppo lontana, gli sbalzi di temperatura, la presa di coscienza dei propositi per il nuovo anno, che renderanno la giornata indimenticabile.
Il “Blue Monday” cade il terzo lunedì di Gennaio ed è il risultato di un calcolo matematico, o meglio un’equazione, elaborata dallo psicologo Cliff Arnal dell’Università di Cardiff, intorno agli anni 2000.
A soffrire maggiormente sarebbero i Millenials, costretti a vivere in una realtà che offre loro solo tristezza, quando vorrebbero vivere al massimo. In Gran Bretagna per dimenticare “il lunedì più nero dell’anno” si è solito vestirsi con colori sgargianti, tentando di invitare gli altri a sorridere. Ma per capire quanto i sudditi della regina Elisabetta II prendano sul serio questa giornata basta sapere che nel “Blue Monday” aumentano le assenza al lavoro.
Trovare un antidoto al malumore, però non è così difficile, è consigliato, infatti, rifugiarsi nel cibo che è preferiamo. Secondo Paola Vinciguerra, presidente dell’ Associazione europea disturbi da attacchi di panico (Eurodap): «è una buona idea ritagliarsi del tempo da dedicare all’attività fisica. Fare sport, infatti, stimola la produzione di endorfine che contribuiscono al benessere psicofisico; seguire un’alimentazione sana che ci permetta di avere la giusta energia; essere flessibili e scegliere degli obiettivi, non utopistici, da raggiungere; concedersi delle piccole ricompense, dopo un’intensa giornata di lavoro; cercare di vivere il momento assaporandone ogni attimo. E soprattutto trascorrere momenti con amici e famiglia. Buttiamo giù la maschera e comunichiamo disagi e delusioni, smettendo di far finta di essere vincenti. Abbiamo bisogno di rapporti veri».
Con il “Blue Monday” viene rivista e rivalutata anche la tristezza. «E’ un’emozione, dunque, viviamola come tale – speiga Claudio Mencacci presidente della Società italiana di psichiatria – e questa giornata, in un certo senso, la rivaluta. E’ giusto accogliere in noi un arcobaleno di emozioni, incluse quelle più cupe, perché, così, potremo dare un corretto valore a tutte le altre. La giornata del “Blue Monday” potrebbe rappresentare un utile invito alla riflessione»