Da 1 a 4 euro in più sulla Tari, la tassa sui rifiuti, per ciascun cane: è la simbolica cifra finalizzata a realizzare nuove aree dedicate ai 4 zampe e a garantire la manutenzione di quelle esistenti.
A lanciare la proposta è stato, tempo fa, il capogruppo dei Moderati, Silvio Magliano, secondo cui la soluzione è “Cercare sponsor e privati disposti a finanziare – in cambio di pubblicità – la manutenzione, oppure chiedere un contributo ai proprietari, magari in base al reddito o alla situazione famigliare, così da non penalizzare – ad esempio – quegli anziani soli e a basso reddito la cui unica compagnia è un animale domestico”, ma a formularla ieri in commissione sono stati tre esponenti del Movimento 5 stelle: Federico Mensio, presidente della commissione Ambiente, Chiara Giacosa, vice capogruppo e Antonio Iaria, uno tra i fondatori del Movimento a Torino.
L’idea è di coprire i 180 mila euro spesi dal Comune di Torino per mantenere le 55 aree dedicate ai cani, più le spese destinate ad aprire nuovi spazi, introducendo una tassa a carico dei padroni per ciascuno dei circa 90 mila cani presenti nella Città.
Pur parlando di una cifra modesta e alla portata di tutti “quelli che dicono no” hanno fatto subito notare quali problemi comporterebbe la proposta, una volta formalizzata in atto o mozione. “Ogni tanto ritorna, noi non siamo d’accordo: così si aumenterebbero solo gli abbandoni. Chi non vuole o non può pagare porterebbe il cane da noi” afferma Marco Bravi, presidente Enpa, l’associazione che gestisce un canile di via Germagnano. “Ci sono persone – aggiunge Bravi – che pagano mille euro per la play station e non darebbero un euro in più per il cane. Un progetto del genere dovrebbe essere legato alle persone non agli animali: troviamo sponsor altrimenti è un segnale vessatorio”. A far emergere la discriminazione, presente nella proposta, sono le associazioni animaliste “La tassa o l’imposta sui cani è una forma di discriminazione – sostiene Francesca Mandarini avvocato legale della Lega antivivisezione – i proprietari di animali hanno già spese mediche tutte a pagamento, poi il cibo che costa parecchio. Questa tassa sarebbe un’ulteriore penalizzazione. Dovrebbe pensarci l’amministrazione comunale senza influire sui contribuenti. Per gli anziani sarebbe davvero una penalizzazione forte, a volte per queste persone il cane è l’unica loro consolazione”.