Lo chiamano “Zio Sam”, ma, non ha niente a che vedere con la personificazione nazionale degli Stati Uniti d’America, cioè col famoso personaggio che recita “I want you for U.S. Army”, citato per la prima volta durante la guerra anglo-americana del 1812 (la prima illustrazione risale, invece, al 1917). Lo “Zio Sam” di cui parliamo invece è l’acronimo di Sport Analytics Machine, ovvero: l’inglesissimo super computer costruito da Ian McHale, professore di analisi sportiva presso l’Università di Salford. E lo “Zio Sam” britannico ha sentenziato che il Chelsea di Antonio Conte vincerà la Premier League 2016-17 con 85 punti.
“Zio Sam” infallibile? Il margine di errore sarebbe esiguo: le possibilità di successo finale del Chelsea infatti sono quantificate nel 97,6%. La piazza d’onore andrà al Tottenham di Pochettino: le proiezioni dicono che gli “Spurs” chiuderanno con 78 punti davanti a Liverpool e Manchester City entrambi a quota 77. L’Arsenal di Wenger quinto a 76. Se così fosse, per la prima volta dalla stagione 1995-96 i “Gunners” sarebbero fuori dalla top four. E il Manchester United di José Mourinho? Nonostante Ibrahimovic, Pogba e Mkhitaryan, secondo lo “Zio Sam” inglese, i “Red Devils” non andranno al di là di un deludente sesto posto con 70 punti.
E le altre? Il Leicester di Ranieri nel girone di ritorno dovrebbe scalare cinque posizioni salendo dal quindicesimo posto attuale al decimo, a quota 47 punti. Il Watford di Walter Mazzarri dovrebbe salvarsi senza problemi con 40 punti. Mentre le tre squadre destinate a retrocedere in Championship sarebbero Sunderland, Swansea e Hull, rispettando così la graduatoria attuale, nonostante i recenti cambi di allenatore.
La classifica finale virtuale dello “Zio Sam”. Chelsea 85 punti, Tottenham 78, Liverpool e Manchester City 77, Arsenal 76, Manchester United 70, Everton 56, WBA 51, Southampton 50, Leicester e Bournemouth 47, West Ham 45, Stoke 44, Burnley 42, Watford e Middlesbrough 40, Crystal Palace 36, Sunderland 33, Swansea 32, Hull 25. Ovviamente, vincitori e vinti staranno già facendo tutti gli scongiuri del caso. Però possono stare tranquilli: massimo rispetto per “Zio Sam” ma il calcio reale è tutta un’altra cosa. Nel calcio non c’è mai nulla di scontato, nulla che un software, per quanto super e definito infallibile, possa prevedere.