Di tutto e di più. Ecco cosa sta accadendo sugli hacker e sullo cyberspionaggio in queste ore in Italia. Dice la sua Gioele Magaldi, gran maestro di Grande Oriente Democratico, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ai microfoni di Radio Cusano Campus mette in campo la sua esperienza in materia che lo ha portato a scrivere il libro “Massoni”. Ecco i passaggi chiave.
Gioele Magaldi è gran maestro di Grande Oriente Democratico nonché autore del libro “Massoni”. La sua opinione sui recenti fatti di cyberspionaggio in Italia e non solo è più che pertinente. Ecco cos’ha detto in diretta a Radio Cusano Campus:
Riguardo il caso del cyberspionaggio dei fratelli Occhionero: “Il mondo del giornalismo italiano persevera nell’imprecisione nell’attribuire sigle. Quella a cui appartiene Occhionero non è una loggia, è una comunione massonica, quindi è una singola cellula di una loggia più ampia. Tra gli intercettati è vero che c’era anche Stefano Bisi, ma c’erano anche massoni come Mario Monti e Mario Draghi. Mi stupisco dello stupore generale. Esiste un backoffice del potere, delle informazione, dove chiaramente la massoneria recita dei ruoli. Questi due fratelli, con buone frequentazioni, erano di piccolo cabotaggio rispetto a chi ha commissionato questa opera. Noi ci riserviamo come Grande Oriente Democratico di spiegare nei prossimi giorni circostanze, nomi e cognomi che danno a questa vicenda i reali connotati”.
Sul fatto che non sarebbe una novità: “Che queste attività illecite di intercettazione si sapeva. Che si scoprano queste cose soltanto perché esce fuori un’inchiesta su una piccola cosa come questa e tutti si dichiarino stupiti per come va il mondo fa sorridere. E’ il caso di parlare di queste cose più spesso per capire come vanno le cose. Non direi che queste sono due persone della media borghesia che cercano informazioni per poi trarne un vantaggio personale, secondo me sono due persone che agiscono per conto terzi. Bisognerà capire chi sono i mandanti. Non è difficile capirlo. Nella pedagogia sociale che il GOD offre da anni ci piace far capire le cose gradualmente. Il primo piano da capire è che loro agivano per conto di altri. In questi casi si fa parte di una filiera che paga le persone che ne fanno parte e queste persone si sentono fidelizzate anche per ragioni altre. Secondo punto, non sono i soli soggetti che in maniera illegale in questo momento tentano di intercettare i soggetti chiamati in causa. Nel mondo della tecnologia avanzata tutti intercettano tutti. Il problema è capire l’uso che viene fatto di questi dati. Io non ho ancora sentito nessuno dire di tutte queste cose quale uso è stato fatto”.
Sulla difesa di Occhionero: “Le giustificazioni date da Occhionero mi sembrano pietose bugie, gli manifesto la mia fraterna compassione e solidarietà, anche se trovo molto squallida questa difesa. Penso che da massoni queste cose non si fanno così, da massoni l’attività di intercettazione deve essere legale all’interno di filiere legali nell’ambito dell’intelligence. Se invece uno si mette in una filiera illegale e svolge questa attività anche a danno dei propri confratelli si muove in modo stigmatizzabile. E’ senz’altro una vicenda esterna all’Italia. Nel nostro mondo globale non esistono i livelli nazionali c’è sempre un livello sovranazionale di interessi. Non tutti i nomi al momento sono usciti fuori”.