Raffaele Fitto, numero uno dei Conservatori e Riformisti, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus. Nel corso del format ECG Raffaele Fitto ha commentato le mosse di Grillo a livello di politica europea ed ha dettato delle linee guida al centrodestra.
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Raffaele Fitto ha detto la sua su quanto accaduto nelle ultime ventiquattro ore al Movimento Cinque Stelle: “E’ tutto un gran pasticcio. Grillo ha raccontato da sempre la sua totale contrarietà all’Europa, ha compiuto la scelta di condividere con Farage una posizione estrema e poi dalla mattina alla sera ha fatto la scelta incredibilmente più opposta che potesse fare. Mi limito a sottolineare la totale mancanza di coerenza da parte di Grillo che per tre anni ha sostenuto una cosa e per un giorno si è buttato sulla posizione totalmente opposta”.
Elettoralmente parlando attorno al Movimento Cinque Stelle c’è un terreno fertile in questo momento. Raffaele Fitto ne è convinto: “Il voto che si dà a Grillo è molto occasionale, è un voto contro, superata la fase del vaffa poi c’è la fase del ragionamento. Io sono convinto che molti elettori che si esprimono per contrarietà o per rabbia prima o poi sentiranno il bisogno di recuperare parole come responsabilità, competenza e serietà. Saper urlare non significa saper governare il Paese. Quella del Movimento Cinque Stelle non è la prima giravolta, arriva subito dopo il nuovo codice etico varato da Grillo, non dimentichiamocelo”.
Sulla politica italiana Raffaele Fitto ha dettato le linee guida che dovrebbero ispirare il centrodestra: “Noi vogliamo accompagnare ogni critica a una proposta, dalle banche all’Europa, dall’immigrazione all’economia. Servono proposte serie e rivendichiamo una chiarezza di posizione nell’essere realmente alternativi al governo della sinistra e rivendichiamo delle regole, il centrodestra rischia di diventare spettatore dello scontro tra cinque stelle e sinistra, noi dobbiamo cercare di mettere in campo la nostra proposta, per far questo bisogna parlare di contenuti e scegliere le persone dando il protagonismo alla gente, rivalutando il concetto di partecipazione. Il tema delle primarie va affrontato mettendosi attorno a un tavolo e condividendo le regole. Ci sono esponenti del centrodestra che sulle primarie si esprimono in modo molto chiaro, come Salvini o Giorgia Meloni. La gente deve scegliere, se così non sarà il centrodestra continuerà nel chiuso di una stanza a cercare accordi che poi porteranno a risultati simili a quelli ottenuti nelle ultime elezioni amministrative”.