Il Prof. Marcello Foa, direttore del gruppo editoriale svizzero Corriere del Ticino-Media e docente di comunicazione all’Università della Svizzera italiana, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus, per commentare la scelta del M5S di abbandonare il gruppo euroscettico Effd per passare ai liberali europeisti dell’Alde.
“Il mondo sembra volgere dalla parte dei partiti anti-sistema e Grillo, incredibilmente, scende dal carro del vincitore -ha affermato Foa-. Nigel Farage, pur essendo britannico, è uno dei pochi politici di cui Trump si fida; è l’uomo che, sulle vicende europee, può sussurrare all’orecchio del presidente eletto. La strada sembra spalancata per un atteso e fino alla scora primavera insperato sdoganamento internazionale. E il Movimento 5 Stelle cosa fa? Anziché mettersi in scia e godersi il momento, cambia improvvisamente rotta proprio a Bruxelles. Abbandona lo Ukip per allearsi con l’Alleanza liberale del belga Verhofstadt, le cui idee sono antitetiche a quelle di Grillo e di Farage: pro Ue, pro globalizzazione; insomma un gruppo che affianca l’establishment che ha governato finora. Un suicidio politico”.