Emergenza gelo e ad Amatrice è allarme. Per capire come stanno le cose durante il format ECG, questa mattina su Radio Cusano Campus, è stato chiamato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: E’ vero che il gelo è straordinario, ma a nessuno sfugga che qui si sta a 1000 metri. Noi non ci facciamo prendere in giro. Ora interverrà la protezione civile del Lazio con un paio di densostrutture. Ma c’era un ordinanza del 28 novembre, perché ci si deve muovere oggi. In tempi normali i ritardi sono tollerati, in tempi di guerra, e questo per noi è un momento di guerra, un ritardo significa la morte civile e morale delle persone” ha detto il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ai microfoni di Radio Cusano Campus.
Amatrice, Sergio Pirozzi ha parlato dell’emergenza freddo: “Il freddo è un po’ fuori norma, ma questo penso sia un problema di tutta Italia. E’ la cronaca di un disagio annunciato. Era stata fatta una gara da parte della Regione per le stalle provvisorie, purtroppo su 52 stalle 25 sono state cantierate e 27 no. Oggi qualcuno scopre che c’è un’ordinanza del 28 novembre, si affannano tutti per darsi da fare, ma dal 28 novembre al 9 di gennaio passano quasi due mesi. Sei giorni fa è venuto in visita il Ministro per l’inaugurazione di una densostruttura, accompagnato in fanfara, non so se al Ministro hanno detto quella che era la situazione. Nessuno faccia il furbo”.
Amatrice, Sergio Pirozzi fa chiarezza su cosa è accaduto: “Lì hanno fatto una gara, c’è un’ordinanza del 28 novembre, ieri tutta ad affannarsi per supportare gli allevatori, ma non si chiudono le stalle dopo che sono scappati i buoi. Non ci prendiamo in giro, altrimenti mi incazzo. Situazione: sopralluogo sulle stalle, verifica chi ha problemi, numero di stalle, gara. Il fatto che una ditta sia pulita non significa che abbia le capacità per operare bene. In fase d’emergenza servirebbe un uomo al comando, affiancato dalle migliori espressioni di legalità della nostra nazione. Penso a un generale dei carabinieri, uno della finanza, un magistrato. Invece non è così, si fa così, chi partecipa deve avere la fedina penale come è giusto che sia, ma questo non presuppone che si abbiano le capacità per fare bene. Ma era necessario fare una gara che riguardasse 52 stalle o era meglio spacchettarla? E poi esce fuori che si mettono tutti a disposizione adesso, scoprono che c’è un’ordinanza firmata il 28 novembre, ma bastava dirlo, bastava attivarsi. Se io vedo che tu stai in ritardo, vengo là e ti chiedo conto di cosa stai facendo, muovendomi immediatamente per attivare altre procedure. Ora stanno chiudendo la stalla dopo che sono scappati i buoi. Non mi si venga a dire che da oggi si mettono a disposizione gli uffici di qualche organizzazione sindacale, perché questo poteva essere fatto prima. E’ cronaca di un gelo annunciato. E’ vero che il gelo è straordinario, ma a nessuno sfugga che qui si sta a 1000 metri. Noi non ci facciamo prendere in giro. Ora interverrà la protezione civile del Lazio con un paio di densostrutture. Ma c’era un ordinanza del 28 novembre, perché ci si deve muovere oggi. In tempi normali i ritardi sono tollerati, in tempi di guerra, e questo per noi è un momento di guerra, un ritardo significa la morte civile e morale delle persone”.