Quindi i soldi non possono comprare tutto! Questo è il vero scoop che sta dietro alla polemica tra Il Volo e Donald Trump. Riassumiamo cosa è accaduto per i pochi che non hanno seguito il fatto. Il trio italiano è stato invitato dal neo-Presidente degli Stati Uniti a cantare durante la cerimonia del suo insediamento ma la risposta è stata un secco “no”. Giusto? Sbagliato? Le opinioni sono contrastanti e, come sempre, nel popolo del web c’è chi è convinto di avere la verità assoluta in tasca. Ecco qualche informazione in più sulla polemica scaturita dal no de Il Volo a Trump.

Cantare durante la cerimonia di insediamento del Presidente degli Stati Uniti dovrebbe essere un onore ma dipende anche dalle idee politiche. Per questo motivo Il Volo ha detto no all’invito di Donald Trump che ha incassato come, d’altronde, ha dovuto fare anche con Andrea Bocelli, Elton John, Céline Dion, Adam Lambert e John Legend. Trump è un personaggio atipico e non tutti gli artisti lo amano. Ma il web insorge e non ci sta e parte la polemica. Tra i tanti commenti al vetriolo, il succo della questione è che un cantante deve cantare e quindi è obbligato a presentarsi ad un invito così importante. Non la pensa così Piero Barone, uno dei tre tenorini, che sulla polemica con Trump dice:

“Sono sicuro che, nel caso avessimo detto di sì cantando alla cerimonia di insediamento, le critiche sarebbero state le stesse o forse peggiori. Ecco quindi che siamo stati solo la quotidiana dose di odio di cui si nutre il dibattito social, domani toccherà ad altri o altre cose. Un cantante non è un cd ma una persona libera che quindi sceglie come, quando e soprattutto per chi cantare”

Vediamo come evolverà la polemica de Il Volo dopo il no a Donald Trump. Intanto, per dovere di cronaca, bisogna dire che l’unico nome certo per la cerimonia è la teen-ager Jackie Evancho, seconda classificata di una delle passate stagioni di “America’s Got Talent”.