Il nuovo codice etico dei 5Stelle sta molto facendo discutere.  C’è chi lo loda e chi lo considera un passo indietro di Grillo. Dice la sua il Prof. Paolo Becchi, ex sostenitore del M5S, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto in merito su Radio Cusano Campus.

Ce lo spiega un ex 5Stelle cosa c’è dietro al nuovo Codice Etico di Grillo. Di certo non è una verità assoluta quella del Prof. Paolo Becchi ma è un punto di vista interessante. Ecco i passaggi chiave su Radio Cusano Campus:

In merito alle polemiche sul codice etico del M5S: “Tutto questo è determinato dall’abile tentativo di Grillo di spostare l’attenzione dai guai interni del Movimento sul tema classico tradizionale che l’ha sempre contraddistinto: l’attacco alla stampa, alla tv. Questo è codice etico ad personam, in questo caso la persona è la Raggi, che andava difesa da un possibile arrivo di un avviso di garanzia. Che gran parte dei giornali siano asserviti al potere lo condivido, mi sembra un dato provato. Dispiace oggi vedere il Movimento che si scusa con Mentana, vai fino in fondo se hai preso una determinata linea. Invece la linea è ondivaga, un giorno critichi in maniera radicale gran parte della stampa e della tv e poi il giorno dopo chiedi scusa a Mentana perché ha minacciato la querela”.

Sul confronto tra vecchio e nuovo codice. “La stampa non ha capito nulla di cosa sta avvenendo perché si basa su cronache di giornalisti che non hanno alcuna competenza. Il codice etico già c’era, l’ho scritto anche io nel mio libro. Il grosso problema è che con quel codice un avviso di garanzia alla Raggi avrebbe significato la richiesta di dimissioni alla Raggi, bisognava quindi farne un altro in fretta e furia. Questo è il dato saliente di cui però non si trova notizia sui giornali. Nessuno fa il collegamento tra il nuovo codice e quello vecchio. Il codice nuovo è stato costruito solo per negare quello che diceva un articolo del codice precedente: il sindaco si dimette laddove viene iscritto nel registro degli indagati. Adesso il codice nuovo dice che non è più vero, l’avviso di garanzia va benissimo”.

Sullìinformazione. “Che i giornali dicano balle è evidente. Basta prendere il Corriere che in Italia passa per essere il giornale più letto e basta vedere quello che ha scritto all’inizio dell’anno sull’euro, dicendo che sono stati 15 anni felicissimi e siamo andati benissimo. Una palla dopo l’altra, la rete l’ha smontato quell’articolo. Per fortuna che noi abbiamo la rete, altrimenti quel messaggio del Corriere sarebbe la verità assoluta quando invece è la menzogna assoluta”.

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