Sembra una vera e propria psicosi quella scatenata dalla meningite. L’incremento dei casi, negli ultimi mesi, ha riportato una patologia che sembrava ormai scomparsa, al centro delle chiacchiere. I casi, presenti in tutta Italia, si registrano principalmente in Toscana, dove una donna di 45 anni è deceduta nel mese di novembre ed una ragazza è stata ricoverata in condizioni molto gravi; tuttavia le cause e la diagnosi meningite restano sono ancora poco chiare. Ma cos’è la meningite, quali batteri batteri la causano e quali sono i sintomi?
La meningite è un’infiammazione delle membrane (le meningi), che avvolgono il cervello e il midollo spinale. La malattia si divide in diverse tipologie in base alle cause che la scatenano:
- Meningite virale: si tratta della forma più comune di meningite. Solitamente le conseguenze non sono gravi e si risolve in un periodo di 7-10 giorni. Tra gli agenti virali più comuni vi sono l’enterovirus, l’herpesvirus e il virus dell’influenza;
- Meningite fungina: si manifesta soprattutto tra le persone affette da deficit della risposta immunitaria e può provocare la morte;
- Meningite batterica: è la forma più rara e grave. La meningite batterica è causata da più agenti, il più temuto è il meningococco, Neisseria meningitidis.
“E’ importante sottolineare che ci sono tanti tipi di meningite, quella veramente preoccupante è anche la più rara, ed è quella batterica. In Italia l’incidenza di quest’anno è assolutamente in linea con gli altri anni, eccezion fatta per la Toscana, dove la situazione è in effetti un po’ fuori dall’atteso. Ma di base ogni anno ci sono casi di meningite meningococcica” afferma Claudio Viscoli, direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino, a Genova, e prosegue spiegando i sintomi della meningite “Nellle forme più gravi e terribili, quelli in cui l’evoluzione è fulminante, può darsi persino che non ci sia febbre, ma addirittura si registri ipotermia (un abbassamento della temperatura corporea sotto la media fisiologica, ndr). Nei casi più gravi si registra poi la comparsa di macchioline rosse sulla pelle, da non confondere con la varicella: sono piccole, e non scompaiono premendole, sono le cosiddette petecchie. Poi bisogna fare attenzione, vera attenzione, alle alterazioni dello stato sensoriale, che possono suggerire infezione. Spesso la persona perde conoscenza.”
La diagnosi precoce è fondamentale, soprattutto nel caso di meningite batterica. Nei casi di febbre molto alta, rigidità del collo ed estensione del collo è, infatti, importante rivolgersi al medico di base.
La trasmissione della malattia avviene per via respiratoria. Tosse e starnuti generano saliva e secrezioni nasali che possono trasformarsi in un veicolo di trasmissione della meningite. Tuttavia entrare a contatto con gli agenti può far si che i microrganismi rimangano nel corpo, senza che si sviluppi la malattia.