Il Codice Etico del Movimento 5Stelle fa molto parlare di sé. E se parlassero anche i diretti interessati? Lo hanno fatto. Nello specifico lo ha fatto Alfonso Bonafede, deputato del M5S, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus. Ecco cos’ha detto in merito all’emittente dell’ateneo.
Sul Codice Etico del Movimento 5 Stelle parlano tutti. Anche i 5 stelle. Spiegano il loro punto di vista i pentastellati e lo fanno attraverso Alfonso Bonafede. Ecco cos’ha detto in diretta su Radio Cusano Campus:
Riguardo le polemiche sul codice etico del M5S: “Stanno strumentalizzando quella che in realtà è una vera svolta nella politica italiana. C’è una forza politica che mette nero su bianco il fatto che la politica deve prendersi le proprie responsabilità di fronte alle vicende che riguardano gli amministratori scelti dai cittadini. Abbiamo sentito sempre i partiti dire: aspettiamo, dobbiamo arrivare al terzo grado di giudizio. E intanto quella persona la cui etica era palesemente macchiata da un fatto evidente, continuava a ricoprire quel ruolo pubblico. La Costituzione dice che chi ricopre cariche elettive lo deve fare con disciplina e onore, deve avere una qualità etica di livello superiore rispetto a qualsiasi altra persona. Il codice del m5S dice che se uno viene condannato in primo grado è già una cosa grave. Quando ci sono delle indagini, il garante e il collegio dei probi viri valutano la situazione e il motivo per cui arriva un avviso di garanzia. Non c’è mai stata alcuna contraddizione su questo. La sindaca di Quarta a cui noi abbiamo chiesto di dimettersi non è stata mai raggiunta da un avviso di garanzia, però c’era una condotta che noi ritenevamo incompatibile con il M5S. Ogni forza politica si deve assumere le proprie responsabilità”.
Su un eventuale passo indietro del M5S: “Non siamo tornati sui nostri passi. Probabilmente l’anno scorso consideravamo scontato il fatto che di fronte a certi comportamenti la politica dovesse assumersi le responsabilità. Però quando vedi che c’è qualcuno che fa il garantista, questi partiti che dicono ‘voi utilizzate due pesi e due misure’, abbiamo sentito l’esigenza di scrivere nero su bianco quello che già era prima. Per il Pd è impensabile un codice etico. Rinvio al mittente qualsiasi considerazione sul fatto che amministrando ci si sporca le mani. Si può amministrare con onestà e correttezza. In questo momento tutti giudicano ogni provvedimento 5 stelle come un provvedimento nei confronti di Virginia Raggi. Non è così. La Raggi va lasciata lavorare”.
Sulla Muraro:”La situazione della Muraro è particolare. Lì c’è un’indagine molto complessa. Se arriva un avviso di garanzia ad una persona, per motivi di segretezza delle indagini si può anche capire in quel momento di quali indagini si tratta. Il M5S può anche trovarsi in una situazione in cui non è in grado di rilevare una condotta perchè quella condotta magari non emerge”.
Su Mentana che minaccia di portare Grillo in tribunale: “Mentana può esprimere liberamente il suo pensiero. Io non credo che in Italia si faccia un buon servizio all’informazione, querelando per una mancanza di distinzione. Non so se Mentana avrebbe voluto una distinzione del suo tg rispetto ad altri. Se una forza politica si riferisce ai giornali e ai telegiornali d’Italia, è chiaro che nel Paese l’informazione è malata, prova ne è il massacro quotidiano che viene fatto nei confronti della Raggi. Noi rivendichiamo il diritto di poter parlare dell’informazione in generale senza dover mettere l’asterisco e specificare quale tg è meglio dell’altro”.