Tempi duri anche tra genitori e figli. Se una volta bastava uno sguardo per immobilizzare un infante irrequieto, ora non più! Sculacciare può comportare gravi conseguenze, è considerato un reato in 52 Paesi, tranne che per l’Italia, dove per un genitore su quattro la sculacciata risulta essere ancora un buon metodo educativo.  Se per le popolazioni straniere una legge serve a tutelare i genitori, per i genitori italiani no. “Pensiamo sempre, ingenuamente, che con le leggi si possono risolvere i problemi educativi. […] Questo significa che noi adulti non siamo stati capaci di farlo. […] Un conto è il criterio della violenza, ma il problema che si pone è un altro, abbiamo bambini educati?” Si pronuncia così Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, durante la trasmissione #genitorisidiventa, in onda tutti i giorni su Radio Cusano Campus.

“La notizia non è se i bambini prendono le sculacciate o meno, riguarda i bambini che picchiano i genitori. […] Un conto è parlare di violenza, un conto è parlare di sculaccioni. La mia domanda è: ‘Se il figlio insulta e colpisce la madre cosa facciamo?’ […] Chi è autorevole non ha bisogno di dare scapaccioni”, sottolinea di Castelbianco. Nel rapporto coi genitori, dunque, qualcosa è venuto meno, ed esula di gran lunga dal problema degli sganassoni, che se dati nel modo giusto, e al momento giusto, sortiscono pure effetti positivi. “Bisogna essere riconosciuti come autorità. […] Stiamo andando nel paradosso, è una legge razionalmente giusta, ma è inadeguata alla società che viviamo”, si congeda il direttore dell’IdO.

Meditate genitori, meditate.

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