Anno nuovo, vecchie polemiche. Non si placa nel 2017 la questione legata al Monte Paschi di Siena. Ad alimentarla ci pensa Enrico Rossi, Presidente della regione Toscana, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus. Circa l’MPS e il ruolo del PD nel fatto, ecco cos’ha detto il politico all’emittente dell’ateneo.
Per quanto tempo resterà una ferita aperta la questione del MPS? Non è dato saperlo ma di certo la considera irrisolta anche Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana. Ecco cos’ha detto ai microfoni di Radio Cusano Campus:

In merito al caso MPS: “Siamo intervenuti in ritardo. Si è lasciato che la crisi del sistema bancario in Italia si palesasse fino a questo punto. Forse la cosa partì già con il governo Monti. Mentre gli altri Paesi intervenivano noi dicevamo che andava tutto bene e attraverso le banche tedesche davamo i soldi alla Grecia. Si è atteso troppo e attendere non ha fatto bene. Sono stati messi 20 miliardi per salvare Mps e non sono poca cosa in un Paese che non se la passa bene. Il governo deve dirci come vuole risanare le banche, chi paga e come pagherà. Negli Usa quest’operazione è stata fatta anche con guadagni da parte dello Stato, in Italia si pensa a questo? I 27 miliardi di crediti non esigibili da parte di Mps, si vogliono sottoporre a qualche verifica? Chi ha commesso questi errori all’interno della banca stessa sarà oggetto di un’inchiesta speciale o continuerà a farla franca? Sono d’accordo con Zingales sulla commissione d’inchiesta che poi produca una legislazione specifica su tutta questa tematica. Chi ha fallito la privatizzazione non è che può essere riproposto con stipendi da 1,4 mln all’anno come direttore della banca. Il Pd se non dà queste risposte si condanna da solo. Il Pd deve farsi una sua idea e avanzare una sua proposta. Non sono contrario all’intervento pubblico, anzi ho chiesto che venisse fatto prima. Il tema è serio, nessuno deve sentire lesa maestà se si fanno certe domande, che sono domande legittime. E’ una questione nazionale di equo trattamento. Le 4 banche non si è mai saputo bene come intendono risarcire gli obbligazionisti aggirati. Non si possono trattare in modo non maturo, non coerente i cittadini che ci stanno mettendo tutti questi soldi”.

Sulle parole di Mattarella sulle elezioni: “Mattarella ha detto bene, non bisogna avere fretta. Il governo è stato fatto e non è stato nominato solo per la riforma elettorale. Io sollecito questo governo ad intervenire sulla questione del lavoro per i giovani, sulla questione dei voucher. Io penso che non è nel nostro potere fissare una data, lo farà il Presidente della Repubblica. Mettere fretta dando scadenze non è il modo migliore per aiutare il Paese”.

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