Gli attentati terroristici in patria di matrice jihadista, il rafforzamento dei curdi in Siria, le difficoltà militari sul campo, le distanze crescenti con l’Occidente e l’instabilità sempre più palese sono il conto che la Turchia sta pagando per gli errori di calcolo del passato, quando inseguiva sogni di potenza neo-ottomana nel contesto del dopo-Primavere arabe”. E’ l’analisi di Tommaso Canetta, giornalista de Linkiesta, ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus.

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“La contromossa di Erdogan -ha spiegato Canetta- per cercare di emergere da una stagione di caos è stata, nell’estate del 2016 e poi sempre più, ingoiare l’orgoglio, chiedere scusa a Putin e portare il proprio Paese nell’orbita di influenza russa come mai era successo prima. La pax russa in Siria presenta però diverse criticità e rischia di far cadere la Turchia ancora più in basso”.

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