UNICUSANO FONDI-VIBONESE 1-0

UniCusano Fondi: Coletta; Galasso, Fissore, Bertolo, Squillace; Varone, De Martino, Bombagi; Tiscione, Iadaresta (19’ st D’Angelo), Calderini (36’ st Addessi). A disp.: De Bonis, Di Sabatino, D’Agostino, Battistoni, Guadalupi, Capuano, Pompei. All.: Pochesci.
Vibonese: Russo; Franchino, Manzo, Sabato, Paparusso; Yabré (34’ st Di Curzio), Giuffrida, Favasuli; Scapellato (21’ st Chiavazzo), Cogliati, Saraniti. A disp.: Mengoni, Cetrangolo, Tindo, Lettieri, Buda, Surace, Usai. All. Costantino.
Arbitro: Sig. De Santis di Lecce. Assistenti Arbitrali: Sigg. Abruzzese e Santarpia.
Rete: 6’ st Varone.
Note: prima della gara è stata effettuata una cerimonia in ricordo dello storico tifoso Nino Canale. Capitan Galasso ha posizionato un mazzo di fiori sotto la foto e la striscione a lui dedicati, e la società ha donato ai familiari una maglia ricordo personalizzata. Al 45’ st espulso Saraniti (V) per somma di ammonizioni. Ammoniti Galasso, Coletta (U.F.), Sabato, Yabrè (V.). Recupero 1’ p.t., 3’ s.t.

Fondi (Latina) – Vittoria di misura da parte dell’Unicusano Fondi. Un successo sofferto e battagliato, ottenuto a spese della Vibonese, dopo una gara non certo brillante ma che permette ai rossoblù di ritrovare la vittoria dopo tre turni di astinenza. In casa i fondani non vincevano dal 20 novembre, ed anche per questo i tre punti colti contro i calabresi assumono maggior rilevanza. Dalle ultime tre gare giocate contro realtà tutte provienenti dalla Calabria, il bilancio non può essere letto con soddisfazione: 4 punti tra il pareggio del “Ceravolo”, la sconfitta del “Granillo” e l’1-0 firmato da una rete di Varone, segnata al 6′ della ripresa.

LA PARTITA – Per la gara che chiude l’ anno solare, assenze numerose da una parte e dall’altra. Il tecnico di casa Sandro Pochesci deve fare a meno, ancora una volta, di Baiocco ed Albadoro, out per la terza volta consecutiva, nonché dello squalificato Signorini e dell’influenzato Tommaselli. Fiducia tra i pali a Coletta, al centro della difesa c’è Bertolo al fianco di Fissore, in attacco gioca Iadaresta da centravanti, affiancato da Tiscione e Calderini. Nella Vibonese non ci sono gli indisponibili Leonetti e Sicignano, ai quali si è aggiunto anche Legras, assente dell’ultim’ora; dentro Giuffrida nella posizione di playmaker, sul quale si nutrivano dubbi nelle ore precedenti il match.
L’ inizio del confronto non è particolarmente esaltante, i ritmi non sono elevati, e per vedere qualcosa di concreto bisogna attendere il quarto d’ora. A rendersi pericolosi sono gli ospiti, con due chance nel giro di un solo minuto: prima è Yabré a sparare alto, da ottima posizione, un cross basso di Saraniti, capace di attraversare tutta l’ area senza trovare la opportuna correzione verso la porta dei padroni di casa. Successivamente è Cogliati a calciare di poco a lato un rasoterra dai 25 metri. Nella seconda parte della prima frazione sono i calciatori locali che mantengono un costante predominio territoriale, ed al 35’ si fanno vivi in maniera pericolosa con una girata di Calderini a centro area su cross di Squillace, la conclusione dell’avanzato rossoblu termina di poco a lato. E fin qui è questa situazione offensiva che costituisce l’unico tiro in porta fondano nel corso della prima frazione, in questa seconda giornata di ritorno.
Il secondo tempo si apre con il vantaggio dell’Unicusano Fondi, grazie alla marcatura di Ivan Varone, bravo e caparbio a raccogliere un pallone vagante dopo un contrasto tra Iadaresta e Sabato (gli ospiti hanno protestato per una presunta irregolarità dell’ attaccante pontino) ed a scaraventarlo sotto la traversa, alle spalle dell’ incolpevole Russo.

La risposta dell’orgogliosa Vibonese è tutta in una conclusione centrale di Scapellato, al tiro dal limite dell’area, e bloccata da Coletta. Ma al 21’ sono i rossoblù di casa a far gridare al gol con una punizione di Tiscione che il portiere ha letteralmente cavato dall’angolo alto spedendo la palla in corner. La Vibonese ci prova ma la porta laziale non corre pericoli, ed alla fine dei tre minuti di recupero l’Unicusano Fondi può tornare finalmente a sorridere. Il 7° posto odierno, con 17 partite da giocare dalla ripartenza del torneo, 21 gennaio in casa col Catania, sembra un vestito più adatto, alle qualità mostrate dalla compagine allenata da Sandro Pochesci sia nello scampolo estivo di campionato, sia per tutto l’autunno. L’idea che qualcosa si sia incrinato, anzi, abbassato sul piano della concentrazione, della fame e, perché no?, dell’umiltà, dopo la vittoria storica dello Zaccheria di Foggia (3-2), è più di un indizio. Infatti l’UniCusano Fondi ha la caratteristica di esaltarsi contro le grandi ma di peccare di continuità e cambio di passo contro le medie e piccole forze espresse dalla graduatoria. E questo, una crescente realtà quale è quella universitaria, non se lo può permettere.

IL DOPO GARA
POCHESCI (All.: Unicusano Fondi): Abbiamo vinto e giocando con un certo carattere, non certo brillando sotto il profilo del gioco. Quello che mi fa rabbia è che la nostra è una squadra forte con i forti, debole con i deboli, ciò significa che il nostro è un limite mentale. Adesso è importante riposare e ricaricare le batterie perché ne abbiamo bisogno, ma sia chiaro che dal 9 gennaio mi aspetto un’ altra squadra ed un altro gruppo di giocatori, pronto ad allenarsi duramente ed a soffrire, perché soltanto così possiamo raggiungere gli obiettivi che credo possiamo raggiungere.

COSTANTINO (All. Vibonese): Perdiamo di misura su una rete viziata da un fallo ai danni del nostro difensore, visto che l’ arbitro sembrava essere pronto a fischiare ma poi ha lasciato perdere. Comunque ci può stare, siamo stati ordinati ed anche combattivi, ma non è bastato. Adesso attendiamo il mercato di gennaio, e poter prendere quei rinforzi che ci possano permettere di risollevarci dall’ ultimo posto.