“Nell’ultimo anno vi è stato un crollo dell’afflusso di foreign fighters in Siria e in Iraq. Molti di loro sono morti in battaglia e altri sono tornati nei loro paesi di provenienza”. Così Matteo Bressan, analista del Nato Defense College Foundation, ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus.

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“Le stime dei rientri di foreign fighters sul suolo europeo -ha spiegato Bressan- sono in parte note dall’inizio del 2016 e abbiamo dati dettagliati suddivisi per paese. La sfida che attende la Comunità Internazionale e i singoli Stati sarà quella di capire quali tra questi individui che torneranno saranno mentalmente provati dalla loro esperienza nei teatri di guerra, quali non vorranno più essere associati all’ISIS e quindi disposti a collaborare e quali saranno realmente pericolosi per la nostra sicurezza”.

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