Una trasmissione come “Legge o Giustizia”, del nostro Matteo Torrioli, è sempre attenta ai tanti delitti irrisolti in Italia. Non può mancare sul tavolo dei temi attuali, quindi, il delitto di Garlasco che per alcuni è chiuso mentre per altri no. Lo ha spiegato l’Avvocato Daniele Bocciolini intervenuto per commentare e spiegare le ultime novità sul caso. Ecco cos’ha detto ai microfoni dell’emittente dell’ateneo il legale della famiglia Stasi.
L’omicidio è un tema caldo che interessa molto gli italiani. Lo sanno i mass media che molto ne parlano. Questo è stato solo uno dei temi che ha affrontato su Radio Cusano Campus l’avvocato Daniele Bocciolini che ha anche spiegato di essere stato colpito dalla facilità con la quale è stato diffuso il nome di Andrea Sempio, “indagato” nell’ambito della vicenda relativa alla morte di Chiara Poggi. Ecco i passaggi chiave della diretta:
Sul nome di Andrea Sempio: “Non era assolutamente il caso. Un giornalista prima di pubblicare un nome deve pensarci. Anche chi fa uscire queste informazioni dalle procure, ovviamente, dovrebbe riflettere. Questo nome doveva rimanere nell’esposto presentato dalla madre di Alberto Stasi, nella segreteria della Procura. Si tratta di un soggetto non raggiunto da avvisi, quindi il nome non poteva essere pubblicato. Inoltre abbiamo già un condannato, in via definitiva, per lo stesso fatto”.
Sul processo mediatico a Sempio: “I giornali lo presentano come il nuovo sospettato. Ci sono elementi, è veri, ma bisogna essere cauti, molto cauti. Il DNA del quale si parla non è quello di un singolo ma è compatibile con la linea maschile del nucleo familiare di questo ragazzo. Oltre al DNA, si cita il fatto che avrebbe la stessa misura di scarpe di Alberto Stasi. Mi sembra poco importante, dato che quasi tutti gli uomini hanno scarpe misura 42 – 42,5. Ci sono poi le telefonate a casa e lo scontrino del parcheggio per dimostrare che il ragazzo non si trovava a casa di Chiara Poggi. Credo che già siano stati fatti degli errori cercando di far combaciare i pezzi del processo a Stasi, spero che ora non si faccia lo stesso con questo ragazzo che, fino a prova contraria, non c’entra nulla. L’unica prova nuova riguarda il dna, che è stato inoltre già oggetto di valutazione. Per questo non si può parlare di un elemento nuovo: difficilmente la revisione verrà accolta”.
Sull’atteggiamento della gente su Stasi: “La gente è colpevolista nei confronti di Stasi. Io l’avrei prosciolto per insufficienza e contraddittorietà delle prove. Dal punto di vista processuale era assolutamente innocente. Non commettiamo lo stesso errore con Sempio. Lui, tra l’altro, non è indagato per omicidio. Qualcuno si è chiesto per quale fattispecie di reato viene indagato? Questo ragazzo sarà indagato per un fatto “non costituente fatto di reato” . E’ indagato perché è un atto dovuto. Non credo sia indagato per omicidio dato che il processo è chiuso. Il processo potrebbe riaprirsi, lo confermo, ma bisogna stare attenti, molto attenti per non commettere altri errori”.