Felix e Doris sono due persone completamente diverse che si incontrano, si scontrano e si innamorano. Le loro vite si intrecciano senza volerlo. E’ la trama dello spettacolo “Il gufo e la gattina”, in scena dal 29 dicembre al 22 gennaio 2017 al Teatro Manzoni di Roma. Rita Forte, volto noto della tv, musicista e cantante, protagonista della commedia con Pietro Longhi, presenta la pièce a “Il mattino ha la cultura in bocca”, programma presentato da Emanuela Valente. “Quando anni fa, negli anni ’70, vidi il film con Barbara Streisand e George Segal, mi divertii molto. Lui è uno scrittore, un po’ bacchettone, che  per sopravvivere fa il commesso in un negozio di libri, lei è una cantante di piano bar che arrotonda ogni tanto portando a casa dopo il lavoro qualche amico. Buttata fuori dal suo appartamento di notte dal proprietario, a causa alla denuncia di Felix, suo vicino che aveva notato uno “strano movimento” nella casa, Doris si presenta alla sua porta e gli piomba nell’appartamento con la valigia.  Dall’antipatia iniziale nascerà un amore, fatto di alti e bassi”, racconta Rita Forte.

Sarà l’occasione per trascorrere il 31 dicembre a teatro, in vostra compagnia.
E’ previsto un doppio appuntamento. Il pomeriggio e la sera. Brinderemo con tutte le persone che saranno in sala, tra il primo e il secondo atto festeggeremo il nuovo anno.

Sei una cantante apprezzata, famosa per alcuni importanti programmi televisivi. Da alcuni anni ti dedichi al teatro: è vero che il palcoscenico ti ha salvata da un brutto momento?
Quando ho cominciato a fare teatro mia madre era morta da poco, nel 2009 mi ha lasciato. E’ stata una grande sofferenza. Ho vissuto sempre con lei, quando ho perso mio padre avevo 8 anni. Per fortuna è arrivato il teatro,  mi ha salvato, il mio lavoro mi ha salvato. Mi sono stordita di impegni professionali in quel periodo. Ho scoperto, così, che il teatro è una forma d’arte meravigliosa.

Il famoso giornalista e conduttore Luciano Rispoli, scomparso da poco, è stato il tuo pigmalione. Ti ha lanciato in tv e grazie a lui hai cominciato la carriera sul piccolo schermo. Condividi con noi un tuo ricordo di zio Luciano, come lo chiamavi tu?
Un anno prima che si ammalasse sono andata a trovarlo. Era seduto davanti alla televisione mi disse: “Mi annoio molto”. Non era più il mio Luciano. Gli sussurrai all’orecchio “Unforgettable”, gli stringevo la mano e lui, guardandomi con quegli occhioni azzurri, mi disse: “Sei la cantante più brava”.

 

Ascolta l’intervista https://www.tag24.it/wp-content/uploads/2016/12/TEATRO-RITA-FORTE.mp3