“La voglia di stare insieme, di scherzare, di guardarsi in faccia mentre si gioca, tutte cose che si perdono col gioco elettronico, è più forte della tentazione di vedere una bella grafica, una bella animazione. […] Il gioco da tavolo, il gioco carta e matita, consente di sbrigliare la fantasia allo stesso modo, e questa è la sua forza”, queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Andrea Angiolino a #genitorisidiventa a proposito del libro “Giocare insieme”, Sonda Edizioni.

E’ l’idea di dover stare insieme che piace. Ed è un fenomeno interessante. Oggi, che anziché unirci ci dividono, che ci facciamo dividere con niente, per niente, dovrebbe partire dai genitori il recupero di vecchi giochi, una sana educazione al divertimento. “Penna e matita sono cose semplici ed ecologiche da usare. […] I giochi sono adatti ai bambini dai tre anni in su. […] Il libro contiene note al margine che spiega curiosità storiche rispetto alla nascita o facciamo sapere quali trucchi possibili per vincere, […] o se sono state aggiunte nuove varianti […]”, aggiunge Andrea Angiolino, durante l’intervista. Quasi sempre i giochi si dicono formativi, anche questo è un aspetto importante che viene sottovalutato.

Giocare sempre, mollare mai.

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