Sul delitto Ragusa si scrive e si discute molto. Dopo la condanna a 20 anni per Antonio Logli con rito abbreviato e in attesa della conclusione del processo, rimane ancora un mistero inerente al delitto di Roberta Ragusa e cioè “Dove è finito il corpo della donna?” Risponde al quesito l’Avvocato Nicodemo Gentile, che nel processo ha rappresentato, come parte civile, l’Associazione Penelope. Dove? Ai microfoni di Radio Cusano Campus nel programma “Legge o Giustizia” del nostro Matteo Torrioli. Ecco cos’ha detto di rilevante all’emittente dell’ateneo.

Delitto Ragusa? Si va avanti. E’ arrivata la condanna a 20 anni per Antonio Logli con rito abbreviato ma del corpo della vittima non si sa nulla. L’avvocato Gentile è intervenuto in diretta su Radio Cusano Campus. Ecco i passaggi più rilevanti della diretta:

Sull’eventuale pentimento di Logli: “Difficilmente, in futuro, Logli aiuterà autorità e parenti per ritrovare il cadavere dell’ex moglie. Nonostante sia speranzoso perché sarebbe, per i familiari, un sollievo poter avere anche dei resti di questa povera donna, sono molto scettico”

Cosa dice la casistica?: “La casistica ci dice che questi soggetti, quando si tratta di reati intra familiari, difficilmente arrivano ad una confessione. Magari può arrivare dopo poco tempo dalla commissione del fatto. Mi sembra però improbabile che Logli possa avere un po’ di coscienza, confessando e facendo ritrovare il cadavere”.

Sul peso della sentenza: “La sentenza è molto dura. Senza rito abbreviato avremmo avuto il massimo della pena. E’ stato confermato che, anche senza il ritrovamento di resti cadaverici, è possibile celebrare dignitosamente un processo penale e pervenire a delle condanne, come giusto che sia”.