“Erdogan esce indebolito dal vertice di Mosca”. Così la Professoressa Michela Mercuri, docente di storia contemporanea dei Paesi mediterranei all’Università di Macerata, intervenuta ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus, in merito al summit tra i ministri degli esteri di Russia, Turchia, Iran sul futuro della Siria.
“Erdogan in Siria ha attuato una politica incoerente -ha sottolineato la Prof. Mercuri-. Inizialmente si era schierato con i ribelli, ma aveva finanziato anche gli jihadisti. Poi quando Putin ha supportato Assad, ha capito che la sua strategia era sbagliata, quindi ha attuato un voltafaccia alleandosi con Russia e Iran. Questa decisione dimostra la debolezza di Erdogan che sta cercando di salvare il salvabile”.
“L’unica contropartita che Erdogan poteva chiedere in cambio del suo appoggio ad Assad è la possibilità di limitare l’autonomia dei curdi ai confini della Siria -ha aggiunto la Prof. Mercuri riferendosi sempre al vertice di Mosca-. Questa è comunque una sconfitta considerando quali erano i suoi obiettivi iniziali e considerando la posizione si svantaggio in cui si trova adesso”.
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