A partire da Gennaio 2017 sarà possible acquistare cannabis terapeutica, sotto prescrizione medica, negli ospedali e nelle farmacie delle regioni italiane che hanno approvato il regolamento in proposito. Ecco qualche informazione in più per chi è interessato al tema o ne è anche solo incuriosito.
“Legalize Marijuana” lo slogan che, da sempre, ha tempestato il web e i muri degli edifici è ora realtà.
Nel gennaio 2016, la Lombardia aveva già detto sì alla marijuana terapeutica e, a distanza di un anno, saranno distribuiti prodotti a base di Marijuana nelle farmacie della regione Lombardia e del Piemonte dove è prevista un’estensione della distribuzione dei prodotti acquistabili, però solo sotto prescrizione medica, perché destinati ad uso terapeutico e non “ricreativo”.
Ad annunciare la notizia è stato Antonio Saitta, l’Assessore della Sanità della regione Piemonte, sabato, durante un incontro organizzato sulla marijuana dall’Ordine Provinciale dei Farmacisti, il cui presidente ha affermato durante il suo intervento «Siamo soddisfatti degli sforzi della Regione Piemonte che sta lavorando per azzerare le disparità tra i cittadini del territorio, rendendo il farmaco più accessibile anche nei piccoli Comuni e migliorando così la qualità di vita dei pazienti in cura con la cannabis. Nel percorso regionale, dunque, insieme alle farmacie ospedaliere, si inseriranno quelle territoriali. Per quel che riguarda la ricerca, invece, con i fondi stanziati dalla Regione Piemonte, si auspica che a breve venga definita anche la pianificazione di uno studio sui cannabinoidi, aprendosi a progetti pilota da condurre con l’Università, così da poterne studiare l’effetto sui pazienti».
Inizialmente saranno messi a disposizione 20 chilogrammi da distribuire nelle farmacie, prodotti nello stabilimento chimico di Firenze sotto sorveglianza dello Stato, ma sono stimati 100 chilogrammi l’anno.
L’utilizzo della cannabis terapeutica è prevista per patologie legate a dolori cronici come lesioni del midollo spinale, sclerosi multipla, compresi i tumori; come stimolante dell’appetito nei casi di cachessia, anoressia nervosa o mancanza di appetito per effetti legati all’AIDS o alle cure oncologiche; per la riduzione dei movimenti involontari nella sindrome di Gilles de la Tourette. In questi casi la cannabis terapeutica sarà rimborsabile dal Sistema sanitario Nazionale, mentre per le diverse prescrizioni il costo sarà a capo dell’acquirente.
Con l’aumentare delle scorte di Marijuana prodotta in Italia, probabilmente a mano a mano anche altre regioni seguiranno la scia della Lombardia e del Piemonte.