Il sindaco di Roma Virginia Raggi sempre più nella bufera. Prima i casi Marra e Muraro, ora la notizia che l’organo di revisione economico-finanziaria ha bocciato il bilancio del Campidoglio. Lo ha annunciato in Aula Giulio Cesare il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito. L’organo in questione è l’Oref che in una nota spiega: “L’Amministrazione non ha previsto gli interventi correttivi necessari ed indispensabili per la salvaguardia degli equilibri di bilancio. L’obiettivo del pareggio di bilancio infatti è stato raggiunto sulla base di previsioni di entrate non strutturali (concessioni edilizie, contravvenzioni, recupero evasione tributaria, ecc.) e sulla base di una non corretta previsione degli ingenti e imminenti oneri derivanti dai debiti fuori bilancio. E riguardo le entrate -aggiunge l’Oref- non si riscontra un adeguato e specifico programma di recupero delle entrate tributarie e patrimoniali dell’Ente come già raccomandato da questo Collegio. Inoltre non trovano riscontro le raccomandazioni del MEF e le previsioni del piano di rientro in riferimento alla razionalizzazione e/o alienazione delle partecipazioni in society che non svolgono attività per it raggiungimento di fini istituzionali dell’Ente”.
Ulteriori precisazioni. Lo stesso organo di revisione economico-finanziaria poi ha aggiunto: “Non c’è una corretta previsione degli ingenti e imminenti oneri derivanti dalla gestione del contenzioso in essere, dalle passività derivanti dalla gestione delle partecipate; dalle passività potenziali relative alle garanzie rilasciate da Roma Capitale in relazione all’operazione ‘punti verde qualità’, dalla realizzazione della linea metropolitana C e dell’ammodernamento di quelle esistenti; dalle passività potenziali inerenti le problematiche curate dal dipartimento politiche sociali; dal contenzioso relativo al CCNL per i dipendenti di Roma TPL, dal contenzioso relativo alle problematiche delle acquisizioni sananti e dalle criticità riscontrate con la gestione commissariale”.
E’ la prima volta nella storia del Comune di Roma che il bilancio viene bocciato. Quindi, è un fatto storico ma l’organismo pur esprimendo parere contrario, giudica comunque positiva la politica di bilancio ispirata a principi di prudenza adottata dall’ente per gli esercizi 2017-2019”.
Caos in Aula Giulio Cesare. Dopo la decisione dell’Oref, il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito del M5S ha annunciato: “La seduta di oggi è stata tolta e quella di domani è sconvocata”. A quel punto dai banchi dell’opposizione hanno chiesto a gran voce le dimissioni di Virginia Raggi. Il Pd del Lazio in una nota scrive: “Non c’è bisogno di alcun commento ulteriore. Si possono ruotare assessori o dirigenti ma se non c’è una guida, la Capitale non ha futuro. È tempo che la sindaca Raggi ne prenda atto e lasci il campo prima che sia troppo tardi. Lo faccia per il bene della sua città, lo faccia per i Romani”.
L’allarme lanciato dall’ex ragioniere generale. “Stefano Fermante li aveva avvisati ma la giunta Raggi ha sottovalutato la vicenda”, così il segretario dell’Aula Giulio Cesare, il consigliere di opposizione Alessandro Onorato (Lista Marchini). Secondo Onorato, Fermante si è dimesso lasciando una relazione che è un vero e proprio Sos sullo stato delle Finanze capitoline: “Dopo il parere negativo dell’Oref bisogna rifare da capo il bilancio che, ovviamente, non verrà più approvato entro il 31 dicembre, termine di legge salvo proroghe di salvataggio del Governo, che di solito arrivano per tutti i Comuni d’Italia. Il cuore della questione, per cui è arrivato il parere negativo dell’Oref, è che il fondo passività è sballato, che gli spazi di finanza pubblica non coprono i debiti fuori bilancio e le passività potenziali. A queste si aggiungono i conti delle municipalizzate fuori controllo”. Campidoglio e Roma senza pace.