I voucher nel lavoro non hanno avuto il plauso di tutti. Anzi. Ci sono state storture e forzature e a commentarle c’era oggi Titti De Salvo, vicepresidente dei deputati Pd, che è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus. Ecco cos’ha detto di importante la politica all’emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Titti De Salvo non ama nascondersi dietro ad un dito. Sui voucher del lavoro spiega cos’ha portato a crearli, la ratio che hanno dietro, ma sottolinea anche le loro storture. Ecco i passaggi più importanti della sua diretta su Radio Cusano Campus:
Sui voucher del lavoro: “E’ sbagliato utilizzare i voucher in tutti settori. L’esplosione dell’utilizzo dei voucher penso sia legata al fatto che il Jobs Act abbia tolto delle forme di contratto Co.co.pro. Queste prestazioni occasionali però non possono rientrare dalla finestra con i voucher. Bisogna mettere in campo misure per verificare l’abuso di questi voucher. Va valorizzato il tempo indeterminato”.
Referendum contro Jobs Act: “Il referendum è legittimo. Penso però che soprattutto nel mercato del lavoro è sempre sbagliato affidare le regole ai referendum, non essendoci i referendum propositivi ma solo abrogativi. Le questioni andrebbero risolte in un rapporto propositivo tra governo, sindacati e imprese. Il referendum è uno strumento estremo e rigido, perché si può rispondere sì o no. La politica ovviamente ha le sue responsabilità”.
Sulla battuta di Poletti sui giovani all’estero: “Le cose vanno contestualizzate. So che Poletti si è scusato. Non credo si possa dire la cosa che lui ha detto. Non è possibile immaginare un disinteresse per un problema. La politica deve evitare che il fatto di lavorare all’estero sia una scelta e non un obbligo. Conoscendo Poletti e la sua cultura democratica, mi pare proprio che questa frase non gli appartenga”.