Il prof. Federico Girelli, docente di Diritto Costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università N. Cusano, è stato ospite ai microfoni di Radio Cusano Campus (89.100 FM e in streaming su www.radiocusanocampus.it) dove ha parlato di due incontri avvenuti nei giorni scorsi presso l’Istituto Magistrale Gelasio Caetani dove ha presentato due relazioni: la prima riguardante l’inclusione dei ragazzi disabili nei progetti didattici nelle scuole, la seconda avente come oggetto le peculiarità della Costituzione della Repubblica Italiana.
Prof. Girelli, l’Italia è uno dei paesi guida a livello mondiale per ciò che concerne l’inclusione e l’integrazione della disabilità a scuola: esiste una corrispondenza reale tra quelle che sono le intenzioni e le reali azioni che vengono messe in campo quotidianamente nelle scuole italiane per includere i ragazzi disabili?
“A livello normativo siamo leader nel mondo per quel che riguarda l’inclusione e il sostegno della disabilità. È altrettanto vero che dobbiamo prendere atto di tanti problemi che si frappongono tra la volontà di includere e la capacità reale di farlo. In alcuni casi i problemi sono da rintracciare nelle strutture non adeguate, in altri nella mancanza di figure professionali all’altezza della situazione. Il fatto incontestabile è che si tratta di un lavoro duro e, prendendo ad esempio l’Istituto Caetani, cui ho fatto visita, viene svolto con serietà e massima attenzione ad uso e consumo esclusivo del ragazzo disabile. Pensate che alcuni di loro vengono seguiti nel periodo post diploma per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro”.
Dall’incontro sulla disabilità all’intervento sulla Costituzione Italiana rivolto ai ragazzi delle classi finali. Dov’è il nesso?
“Il nesso è evidente e indissolubile. La Costituzione Italiana recita senza possibilità di fraintendimenti che la scuola è e deve essere aperta a tutti. Da qui siamo partiti per spiegarne caratteristiche e peculiarità. Mi è già capitato di raccontare la Costituzione ma l’ho fatto per bambini più piccoli, nel tentativo di coinvolgerli con tanti aneddoti e metafore legate anche alla simbologia presente nelle immagini che richiamano la nostra Costituzione. Devo dire con piacere di essere stato ascoltato con interesse e coinvolgimento tanto dai più piccoli quanto dai ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori, in alcuni casi molti di loro erano stati chiamati ad esprime il loro voto sul referendum costituzionale e questo ha favorito curiosità e domande”.
Passiamo al mondo universitario, una delle piaghe del sistema è la fragilità del diritto allo studio. L’università N. Cusano rinnova quest’anno, per il quarto anno consecutivo, l’iniziativa Click Days al fine di consentire a 70 neo diplomati del Comune di Roma e dei comuni limitrofi di studiare gratuitamente per 5 anni all’interno di uno dei Campus più all’avanguardia del panorama accademico nazionale. Che ne pensa?
“Il diritto allo studio è sempre meno tutelato e negli ultimi anni abbiamo dovuto apprendere dell’esistenza di figure che in altri paesi europei non hanno corrispettivi: il vincitore idoneo ma senza borsa, semplicemente per mancanza di fondi. L’Università N. Cusano, un ateneo non statale che non beneficia di sovvenzionamento pubblico, decide ogni anno di strutturare questa iniziativa che rappresenta un’opportunità irripetibile per tanti giovani che altrimenti non potrebbero permettersi una retta universitaria. Io incontro ogni giorno i ragazzi vincitori delle precedenti edizioni e faccio lezione con loro: vi garantisco che emerge chiaramente il loro entusiasmo e la consapevolezza che hanno di aver intrapreso un percorso d’eccellenza attraverso il quale stanno costruendo il loro futuro”.