Quello che è successo all’Assemblea del PD non può passare inosservato e non passa così sotto l’occhio vigile della redazione di Radio Cusano Campus. Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia si sono divertiti ad ascoltare il pensiero di Giuseppe Civati, leader di Possibile, su questa tema durante il loro programma “Ho scelto Cusano”. Ecco cos’ha detto ai microfoni della radio dell’ateneo.

Pippo Civati mette pepe sugli insulti di Giachetti. Ecco cos’ha detto in diretta su Radio Cusano Campus:

Riguardo l’Assemblea del PD: “Mi pare che ieri sia successo quello che scrisse ElleKappa in una vignetta: invece di essere un confronto vero, lei scrisse ‘Scorrerà del ketchup’ . Ho visto un dibattito molto civile in termini di facce da…, non ripeto il termine di Giachetti. Mi pare che siamo molto lontani della situazione del problema, l’analisi della sconfitta non c’è stata. E’ chiarissimo che non possono stare insieme, ma pretendono di farlo. Se non ci sarà un confronto congressuale a breve il rischio è che le cose vadano avanti così per inerzia. Nessuno ha mai lanciato una sfida a Renzi per paura di andare contro la ditta e lo ha fatto invece in modo impietoso sul referendum dopo aver votato in aula a favore della riforma”.

Sullo scontro Giachetti-Speranza: “Speranza avrebbe dovuto ripetere ‘specchio riflesso’, perché è vero che il governo Letta non fece il Mattarellum, ma è altrettanto vero che subito dopo l’elezione di Renzi non si è proceduti al Mattarellum di Giachetti. Io avrei un po’ di imbarazzo se fossi Giachetti a presiedere sedute della Camera per qualche mese. Gli verrà sicuramente rimproverata la sua uscita di ieri, perché quando si vuole fare il colpo di teatro si rischia di diventare anche un po’ ridicoli. Sarà rimproverato da Boldrini? No, la Boldrini sulle cose di carattere politico interviene solo per dare ragione a Renzi. E’ sulla linea di Pisapia, che bisogna fare tutto diversamente, ma con Renzi”.

Su Michele Emiliano: “Non ha molto senso che si candidi contro Renzi nel PD. Michele la pensa in maniera diversissima da Renzi su qualsiasi cosa, rischia di perdere un Congresso perché Renzi è molto popolare dentro quel recinto che si è costruito intorno. Emiliano dovrebbe mettersi a lavorare con tanti di noi su una proposta alternativa. Il gruppo dirigente di Renzi proseguirà, anche perché nessuno gli ha chiesto di dimettersi”.

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