Con una stagione così intensa, fatta di ben 38 partite, non sentirete mai nessun tifoso che possa urlare: “Bello, si torna in campo”. Già, perché se eccepiamo la pausa che ci attende dal 29 dicembre prossimo al 21 gennaio, giorno in cui si torna in campo, è stato fin qui un campionato, questa benedetta Lega Pro, impegnativo, sotto tutti i punti di vista. Organizzativo, per le società, per i mezzi di informazione, per il settore degli arbitri, per gli stessi atleti. Del resto se si chiama professionismo, una bella differenza ci dovrà pure essere, con la Serie D, che i nostri genitori e zii definivano non a caso la Quarta Serie, fino a che non nacque la C2. Tolto questo scalino, hanno riacquisito antico fascino e valore sia la Serie C, pardon, la Lega Pro, sia l’antica Divisione Interregionale.
Il Lecce in questo sabato se la vedrà con una delle mine vaganti stagionali, la cugina e corregionale Fidelis Andria, squadra da prendere sempre con le molle, un po’ come la matricola Virtus Francavilla e in parte il Monopoli quando impegnato tra le mura amiche. A proposito questa volta gioca nella non vicina Agrigento alle 14.30, stesso orario proprio di Andria-Lecce, da pronostico X2, di Paganese-Reggina, delicato incontro tra squadre che cercano posizioni migliori, e di Francavilla-Siracusa con i siciliani che vorrebbero raccogliere qualcosa in più, lontano da casa.
Quattro sono anche le partite delle 16.30 di questo sabato 17 dicembre: il Catania, che prova a ricominciare a correre, al “Massimino”, con la Caserta. L’UniCusano Fondi, che non perde da 11 partite, dopo aver rischiato proprio contro i brindisini al “Purificato”, ripresi all’86° (finale 1-1), giocano a Catanzaro, altro grande tempio, del calcio del CentroSud. Poi ci sarebbe quel derby lucano che vede favorito il Matera con il Melfi mentre il Taranto deve fare la partita dell’anno, se vuole ottenere dei frutti contro l’attrezzata Juve Stabia.
Infine il big-match di giornata è Foggia-Cosenza: dopo aver rischiato qualcosa a Melfi, dove i diavoletti rosso-neri di Giovannino Stroppa hanno rischiato di veder rovesciato l’iniziale vantaggio salvo poi vincere per 3-1, adesso, con il Cosenza ci vorrà una prestazione da…Foggia. Sennò il caldo pubblico dello “Zaccheria” ricomincia il concerto di fischi successivi l’ultima scivolata interna, quella del 6 con l’UniCusano Fondi.