Innumerevoli sono i dubbi dei bimbi sul mondo adulto, tra questi sbucano sovente perplessità sul significato e ruolo della religione. I genitori poche volte riescono a soddisfare richieste simili. Rare, probabilmente. E’ accaduto ad Eleonora Mazzoni quando era bambina, e accadrà ancora. Sono due le voci contenute nel romanzo “La testa sul tuo petto “, quella dell’autrice alternata a quella di San Giovanni, che in prima persona racconta quello che vede, e vive. “La testa sul tuo petto” ripercorre la nascita del cristianesimo, è un viaggio storico, siamo nel I secolo dopo Cristo, e affascina credenti e non. “Volevo raccontare come i primi cristiani sedussero e conquistarono l’Impero Romano, l’impero più importante e potente della storia. Tutto questo in maniera assolutamente pacifica”, dice Eleonora durante l’intervista rilasciata a #genitorisidiventa. E’ importante che si conosca San Giovanni perché “il suo è il vangelo più poetico e filosofico. Più alto. Ha una libertà e una umanità che forse gli altri non hanno. Racconta anche la debolezza di Gesù Cristo, ad esempio, Cristo è visto come un debole che si rivolge ai deboli, agli ultimi della Terra, come oggi fa Papa Francesco, che infatti in questo modo recupera le origini del cristianesimo”, aggiunge l’ex attrice a proposito dell’importanza di San Giovanni. “Cristo ha uno sguardo buono sull’umanità. […] La Chiesa deve riappropriarsi di questa caratteristica unica del cristianesimo”. […] “Le religioni credo debbano dialogare. […] Le religioni saranno il grande tema del futuro. La letteratura sta puntando la lente di ingrandimento su questo tema, e anche il cinema (basti pensare alla serie televisiva The Young Pope). E’ un grande tema letterario, cinematografico, insomma, e lo sarà sempre di più”, si congeda così la Mazzoni entusiasta dei risultati che il suo libro sta ottenendo. Il racconto, poetico, e delicato, è una storia d’amore e di delicatezza, torna sul tema della relazione genitori – figli in due modi differenti: il primo è quello autobiografico e che riguarda l’esperienza della scrittrice stessa, il secondo in riferimento all’affidamento di San Giovanni a Maria, come nuova madre, al momento in cui Gesù muore sulla croce.

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