Per il governo Gentiloni il primo voto di fiducia alla Camera: 368 i “sì”, 105 i “no”. Aula di Montecitorio comunque semi deserta per l’assenza dei deputati di Lega, Movimento 5 Stelle e Ala. Il premier incassa la fiducia più sicura, visto che bastavano 237 voti per ottenere la maggioranza. Ora si apre invece la partita sul Senato, dove la situazione è più incerta e dove si prevede una discussione più accesa. Appuntamento domani, mercoledi 14 dicembre a Palazzo Madama. Questo il programma: alle 9.30 inizierà la discussione generale, che proseguirà fino alle 13. Successivamente ci sarà la replica del presidente del Consiglio, quindi le dichiarazioni di voto e, alle 15, la prima “chiama” dei senatori. Nonostante l’incertezza legata ai numeri della nuova maggioranza di governo, l’impressione è che comunque l’esecutivo incasserà anche il via libera dei senatori, altrimenti non avrebbero avuto senso le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dello stesso Gentiloni.

Il discorso di Paolo Gentiloni alla Camera. Il nuovo Presidente del Consiglio nel suo intervento a Montecitorio per chiedere la fiducia ha detto: “Il nostro è un governo di responsabilità, garante della stabilità delle istituzioni e intende concentrare tutte le proprie energie sulle sfide dell’Italia e i problemi degli italiani. Lascio alla dialettica delle forze politiche il dibattito sulla durata del governo. Per quanto ci riguarda, dura fin quando ha la fiducia del Parlamento”. Poi da Gentiloni una frecciata al M5s: “I super paladini della centralità del Parlamento che nel momento più importante della vita parlamentare non ci sono. Il Parlamento
non è un social network”.

Legge elettorale, il Pd: “No a pantani”. Il capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Ettore Rosato,nel chiudere le dichiarazioni di voto sulla fiducia al nuovo governo ha dichiarato: “Questo esecutivo garantisce la continuità per un motivo politico: essere subito operativo”. Poi l’appello a “non gridare ma a lavorare” per avanzare una proposta di legge elettorale,”con equilibrio,disponibilità e lealtà da parte di tutti. Non ci vogliamo impantanare, nessuno usi la legge elettorale per far durare la legislatura. Dal Pd solida, motivata e ampia fiducia”, ha precisato Rosato.