Tempo di legge elettorale, tempo di forti discussione. Ecco perché hanno molto da dire i 5Stelle. Dice la sua Roberto Fico, Presidente Commissione vigilanza Rai, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Fico a Radio Cusano Campus ha le idee chiare sia su come è stata gestita (male) la Rai in campagna elettorale sia su come rischia di essere strumentalizzata la legge elettorale. Ecco i passaggi chiave del suo intervento:
Sulla Rai in campagna elettorale: “Nell’ultima campagna referendaria c’è stato uno squilibrio dell’informazione della Rai a favore del governo. Di conseguenza Campo Dall’Orto deve trarne le conseguenze, migliorare subito oppure cambiare. Il governo non può essere al 40-45% in una campagna referendaria se c’è la legge sulla par condicio. Siccome la Rai è pagata per fare servizio pubblica non può certo essere schiacciata su posizioni governative. Il canone esiste per avere una tv indipendente al di là del Parlamento e del governo, se viene a mancare questo patto non ha più senso pagare quella tassa e avere la Rai. Il dato è che durante la campagna referendaria la Rai non è stata in equilibrio. Lottizzazione? Non mi piacerebbe perché significherebbe tornare indietro ai tempi della DC, socialisti e comunisti. Dobbiamo andare avanti e puntare ad una tv indipendente”.
Se il M5S andasse al governo cosa farebbe con la Rai? “Noi abbiamo già presentato in Parlamento la legge di riforma del governo della Rai che il PD ha bocciato. Se avessimo la maggioranza approveremmo quella legge. E’ una legge che contiene delle grandi innovazioni, come quelle legate alla scelta dei consiglieri di amministrazione”.
Sulle elezioni posticipate: “Non ho assistito a questa farsa del nuovo governo –ha affermato Fico-. Gentiloni dice che il governo andrà avanti fino a quando il Parlamento voterà la fiducia quindi la strada verso le elezioni non sarà facile. E’ un sistema che continua, che si chiami Monti, Letta, Renzi o Gentiloni, è lo stesso sistema che cerca di rigenerarsi. Si cerca di prendere tempo per non andare al voto. Penso che stiano cercando il modo di elaborare una legge elettorale che premi le coalizioni e faccia in modo che il M5S non vinca. Ma non sarà certo una legge elettorale a fermare il cambiamento”.