Paola Taverna, senatrice del Movimento Cinque Stelle, è particolarmente arrabbiata. Delusa per come sono andate le cose dopo la vittoria del no nel referendum dello scorso 4 dicembre, amareggiata per un esecutivo, quello targato Gentiloni, che ricalca quasi integralmente il Governo Renzi. E’ la stessa Paola Taverna ad ammetterlo nel suo intervento di questa mattina su Radio Cusano Campus nel corso del format ECG.
Lo sfogo di Paola Taverna, che cliccando qui avrete modo di riascoltare integralmente, non risparmia nessuno. Paola Taverna ha espresso parole di forte critica nei confronti del Governo Gentiloni: “Fino alla fine speravo che qualcuno uscisse con la telecamera a dirci che eravamo su Scherzi a Parte. Hanno rifatto il Governo di prima, ci hanno presi in giro. E’ difficile commentare un totale disinteresse a tutto quello che il Paese ha cercato di dire a queste persone. Si poteva anche fare un Governo meno fotocopia del primo, per dare la sensazione che davvero si voleva avere un periodo di transizione per la legge elettorale e ascoltare di nuovo gli italiani. Invece questi si sono messi lì in pompa magna, hanno creato dei Ministeri che prima non c’erano”.
Su Luca Lotti Paola Taverna è stata categorica: “Braccio destro di Renzi, lo hanno promosso, gli hanno dato questo Ministero, che era vacante dai tempi della Idem. Lo hanno messo lì con il suo contentino”.
Su Alfano: “E’ diventato il Ministro degli Esteri. Ma ci rendiamo conto? Noi siamo rappresentati da Alfano, Alfano che tutti conoscono all’estero per lo scandalo Shalabayeva. Girava ultimamente in internet il momento di un suo incontro con un rappresentante dell’Unione Europea, cui con un inglese stentato – ricorda Paola Taverna, senatrice M5s – spiegava di aver fatto ritardo perché aveva il vento contro mentre viaggiava in aereo. Perché in un contesto meritocratico uno come Alfano è stato promosso ad un Ministero ancor più importante?”.
Paola Taverna si trova d’accordo col titolo odierno del Fatto Quotidiano: “Più di diciannove milioni di italiani presi a schiaffi? E’ vero, hanno fatto un atto di arroganza ulteriore fregandosene di tutti i segnali che il Paese gli ha dato”.
Sui verdiniani e il “divorzio” dalla maggioranza Paola Taverna è scettica: “Ci prendono per i fondelli, Verdini sta facendo tutta questa storia perché altrimenti la minoranza Dem se lo avessero portato direttamente in maggioranza avrebbe dovuto continuare a fare il suo alito di finta indignazione e invece così sono tutti belli concordi con Gentiloni. Vedrete che Verdini all’occorrenza ci sarà”.
A proposito di Maria Elena Boschi, invece, il commento di Paola Taverna è fulmineo: “Sparare sulla Boschi è come sparare sulla croce rossa. E’ scandaloso. E’ un esponente del Governo tra i più contestati, per la storia di Banca Etruria, per la sua inconsistenza nel volerci far credere che la sua riforma era la migliore. Ti hanno bocciato? Sarebbe stato dignitoso stare fuori dal Governo. Leggo sul giornali di pianti, urletti, ma che il Governo dell’Italia è un giocattolo di Natale da dvidersi?”
Sulla protesta del Movimento Cinque Stelle: “Sull’onda della nostra indignazione abbiamo detto qualunque cosa nelle riunioni che abbiamo fatto. Dobbiamo proteggere l’Italia. Ci dovremo andare a votare prima o poi. A meno che non facciano una legge elettorale in cui dicano che si può votare chiunque meno che il Movimento Cinque Stelle”.
Sul caso Muraro a Roma: “Ho letto delle sue dimissioni a seguito di un avviso di garanzia, erano dimissioni dovute. L’avevamo sempre detto, in presenza di un avviso di garanzia chiederemo di fare un passo indietro, credo che Muraro lo abbia fatto di sua volontà, va bene così”, chiude Paola Taverna.