Paolo Gentiloni è stato nominato nuovo Presidente del Consiglio italiano e lascia la sua attuale carica di Ministro degli Esteri. Un bilancio sulla sua attività alla Farnesina è stato tracciato da Daniele Scalea, direttore generale dell’Isag (Istituto di alti studi in Geopolitica e Scienze ausiliare), intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

“Gentiloni non è stato uno dei ministri degli esteri più appariscenti di cui ci ricordiamo -ha affermato Scalea-. Questo non è necessariamente un male, nel senso che rispetto ad alcuni suoi predecessori ha assunto meno posizioni di principio ed è stato maggiormente aperto a soluzioni negoziate. Ciò non gli ha risparmiato alcuni incauti scivoloni, come quando ha fatto un endorsement pre-elezioni a Hillary Clinton che è poi uscita sconfitta”.

“Gentiloni ha subito molto il fatto di avere Renzi come premier -ha aggiunto Scalea-, non esattamente una persona che è disposta a lasciare molta libertà di movimento ai suoi collaboratori. In generale non è giudicabile nè in maniera positiva, nè in maniera negativa. Pesa probabilmente la questione libica”.

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