Le noci fanno bene alla salute e vantano una storia antica. Questo tipo di frutta secca è protagonista della puntata di “Gastrosofia” del 9 dicembre. Ogni venerdì a “Il mattino ha la cultura in bocca”, condotta dalle 7 alle 8 da Emanuela Valente, il famoso gastrosofo Alex Revelli Sorini porta gli ascoltatori in un affascinante viaggio lungo l’Italia per conoscere la storia dei nostri piatti tipici. Le tradizioni dei nostri piatti, le caratteristiche dei nostri prodotti.
Qual è la storia della noce?
“Il noce, l’albero, da sempre è emblema della prosperità e della protezione. E’ carico di simbolismi. Il frutto, quindi la noce, una volta aperto sembra il cervello umano. Secondo i grandi pensatori dell’antichità rappresentava la mente e l’amore. Per esempio a coloro che soffrivano di depressione veniva regalata la noce perché poteva aiutarli. Addirittura, una noce veniva messa nelle tasche delle ragazze da un loro spasimante con la convinzione che l’amore, la passione sarebbero entrati nel loro cervello.
E’ il tipo di frutta secca più popolare in Italia?
Sì e non solo nel nostro paese, in tutto il mondo. La noce è un ingrediente per il dolce e per il salato. Ha un sapore delicato. Il carattere viene esaltato con la tostatura. Provate a tostare leggermente delle noci e vi daranno note di frutta secca intensa con qualche accenno amaro. Un’ottima idea per metterle nelle vostre preparazioni più gustose. La noce, poi, è nutriente.
Quante se ne dovrebbero mangiare al giorno?
Cominciamo col dire che non bisogna esagerare. Tre o quattro al giorno, consigliate al mattino, a colazione. Le noci sono ricche di zinco e rame, quindi danno energia immediata. Sono indicate nelle diete vegetariane perché sono proteine, sono ricche di omega 3, di vitamine, sali minerali.
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