Molto probabilmente Barbara D’Urso e il tipo di televisione che fa non piace a Mario Adinolfi. Questo almeno è quanto emerso stamattina su Radio Cusano Campus. Parlando di Barbara D’Urso, nel corso del format ECG, Mario Adinolfi ha usato espressioni particolarmente critiche che molto probabilmente non faranno piacere alla regina degli ascolti di Canale Cinque.

MARIO ADINOLFI SU BARBARA D’URSO. CLICCA QUI PER ASCOLTARE L’INTERVISTA INTEGRALE 

Parlando di Barbara D’Urso il leader del PDF Mario Adinolfi non si è contenuto: “i piacerebbe essere Barbara D’Urso – ha detto Adinolfi ad Arduini e a Di Ciancio – ma sai che gliene frega a Barbara D’Urso di Raffaella Carrà? Barbara D’Urso è una che spacca il culo ai passeri ragazzi miei. Io con lei ho rotto alzandomi dalla trasmissione e andandomene durante una diretta, non mi sta simpatica per niente, detto questo, il livello di professionismo è enorme. A fare la merda, e quella è merda, dal punto di vista televisivo, bisogna essere bravi, non è una cosa facile. Fare la merda tutti i giorni, con quel livello di professionalità, è una cosa complicatissima.Considero la D’Urso il maestro della televisione italiana, che è merda. Qualcuno pensa che quella sia bella televisione? Dai su, sinceramente! Una volta mi invitarono a fare “La Talpa”, un reality che andava su Canale 5. Sono stato molto tentato, poi ha prevalso l’idea che io nella tv di merda non ci voglio andare. Dissi di no a una valanga di soldi”.

Non solo Barbara D’Urso, comunque. Mario Adinolfi ha anche parlato di Paolo Gentiloni: “Gentiloni nella gerarchia del mondo rutelliano è un milione di volte avanti rispetto a Renzi. Attenzione a considerare Gentiloni come un mero esecutore materiale delle volontà di Renzi. Se lo schema, come mi pare di aver capito, è costruire il Governo delle Larghe Intese, il premier non è Renzi, è Gentiloni. Renzi si è dimostrato incapace di tranquillizzare quell’altro pezzo che serve per fare le larghe intese, che è Berlusconi. Gentiloni potrebbe essere il garante perfetto delle larghe intese. Renzi farà le primarie, vincerà le primarie, sarà il candidato Premier ma con il proporzionale non vincerà. E il punto d’equilibro sarà Paolo Gentiloni”.

Infine, Adinolfi ha analizzato quelle che a suo dire sono le ragioni della sconfitta di Renzi al referendum del 4 dicembre: “Ha toccato due tabù. Cancellato l’articolo 18, rompendo con la piazza rossa del Pd, e fatto la legge sui gay, rompendo con la piazza cattolica del family day.  Ha fatto un doppio voltafaccia e ha dato una coltellata sia alla piazza rossa che alla piazza bianca. Voleva fare il partito della nazione, senza avere più la nazione”.