E’ sempre lucida e interessante l’analisi politica dell’attualità del giornalista e Senatore Corradino Mineo (SI). Lo dimostra ancora una volta il suo intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Ecco cosa ha detto (e consigliato) a Matteo Renzi e come valuta la sua “dote” del 40%. Ecco le parti più importanti del suo intervento.
Corradino Mineo ha le sue opinioni e non le ha mai nascoste sia da giornalista che da Senatore. Oggi, in diretta su Radio Cusano Campus, parla della crisi di governo post referendum e di come dovrebbe muoversi (o non muoversi) Matteo Renzi:
Sulla crisi di governo. “A questo punto Renzi può fare due cose: rimangiarsi la promessa di abbandonare la politica e gestire lui il governo perdendo la faccia, oppure si può fare da parte. Ma anche con la ritirata rischia, perché se resta segretario del Pd e il Pd si affezionasse ad un primo ministro dialogante come possono essere Gentiloni o Padoan, la caratteristica del renzismo verrebbe meno. Hillary Clinton che sembrava una macchina non è riuscita ad andare in diretta ad ammettere la sconfitta quando ha vinto Donald Trump, queste macchine in realtà sono essere umani. Anche Renzi è più pieno di sfaccettature rispetto ad altri. Dal suo punto di vista, avendo giurato che si sarebbe ritirato, vorrebbe ritirarsi. Dall’altro lato si è circondato di tantissimi yes man che incidono molto sulla sua psicologia, le sue scelte e li vuole compiacere. Renzi sa fare in maniera superba la politica con la tattica. Lui capisce che non capisce, ma lo nasconde perché se ne vergogna e quindi non chiede a chi è più esperto di lui. La sua campagna trionfalista del referendum lo ha rovinato”.
Sul tweet di Lotti ‘Ripartiamo dal 40%: “Sono degli imbecilli totali quelli che dicono stupidaggini del genere. Sostanzialmente è una classe di giovani che non ha un mestiere e quindi è aggrappata fortemente alla politica. Queste persone tirano Renzi verso un fondo nero”.
Circa la soluzione Gentiloni: “Gentiloni è una persona gentile e civile. E’ una buona borghesia, aristocrazia romana, è molto civile”.
Su quando si andrà al voto: “Escludo che si voti a marzo perché il governo deve per prima cosa pagare la cambiale del MPS. E’ un’operazione di cui tutto il mondo attribuirà la responsabilità a Renzi. Poi bisognerà dare risposte all’Europa, in una situazione in cui Mario Draghi ha messo il pilota automatico spendendo 60 miliardi al mese per altri 12 mesi per salvare dal fallimento l’Eurozona è evidente che tedeschi e Bruxelles chiederanno conto all’Italia della legge di stabilità. Legge elettorale? Vanno armonizzati i due sistemi, Senato e Camera, quindi il Parlamento ci deve mettere mano”.
Paolo Gentiloni era il meno probabile tra tutti i papabili (per i bookmaker aveva una quota 18,00 http://www.statistiche-lotto.it/toto-nomi-renzexit/ ). Più probabile di lui c’erano anche Prodi e Amato!! 😀