“Dobbiamo combattere i predicatori della domenica, quelli come Massimo Giletti”. Il senatore di Ala, Vincenzo D’Anna, intervenendo stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, si è scagliato contro il conduttore dell’Arena. Il motivo? Secondo D’Anna è anche per merito dei programmi tv come quello di Massimo Giletti se l’antipolitica acquista consenso e il Movimento Cinque Stelle vanta un bacino elettorale sempre più corposo.
Dopo aver parlato di Partito della Nazione e aver mandato degli inequivocabili consigli a Matteo Renzi, Vincenzo D’Anna, proprio parlando del Movimento Cinque Stelle, ha tirato in mezzo Massimo Giletti. Clicca qui per ascoltare integralmente l’intervento con cui il senatore di Ala Vincenzo D’Anna ha attaccato il conduttore Rai Massimo Giletti.
A dir la verità, prima di parlare di Massimo Giletti, il senatore campano Vincenzo D’Anna è tornato su questa crisi di Governo, ribadendo la propria idea legata al Partito della Nazione: “Per fortuna Dio ha inventato u juorn appress, il giorno dopo. Panta Rei, tutto scorre, nessuno si bagna mai nella stessa acqua. Andremo incontro ad una stagione piena di fibrillazioni, con una campagna elettorale che durerà tra i sei e i dodici mesi. Dico no a un governicchio tecnico di tipo sciistico, no ad un governo che duri fino al 28 gennaio. Dobbiamo aprire la stagione delle riforme organiche sulla base di una maggioranza che si è dimostrata anche abbastanza stabile. Il Premier si è dimesso per fatti extragovernativi, la fiducia ce l’aveva sia alla Camera che al Senato. A guidare un Governo fino al 2018 potrebbe essere Renzi, ma non credo che lui accetti. Ala ormai non esiste più, era nata per una contingenza. Non condividevamo la gestione da satrapo di Berlusconi, con le sue badanti, e guardavamo con interesse a un giovane leader con un programma liberale”.
Vincenzo D’Anna, senatore campano, traccia la linea prima di attaccare Massimo Giletti: “Renzi deve portare il Pd, con il consenso della maggioranza, ad una stagione di ulteriore allargamento verso i moderati. Se questo poi non si rivelasse possibile, allora ci sarebbe da fare un’ulteriore riflessione e fare un partito ben impostato dal punto di vista politico e programmatico in grado di raccogliere i consensi di Ala, Alfano, allargando la platea anche a Cesa, Portas”.
E’ parlato del Movimento Cinque Stelle che a D’Anna è venuto in mente Massimo Giletti: “Il partito di Grllo?E’ un pericolo, perché assurge al potere dopo aver raccontato fesserie, malvagità e menzogne al popolo italiano, sobillandone gli animi già indeboliti dalla crisi. Hanno raccontato che siamo tutti ladri e imbroglioni. Hanno i loro inquisiti, hanno quelli che falsificano le firme, quelli come a Quarto che manipolano attraverso la Camorra i piani regolatori. Sono un partito eterodiretto dalla Casaleggio Associati, sono peggio di Berlusconi, che era un plutocrate che pensava di poter trasformare uno Stato in una azienda, questi fanno peggio ancora, perché sono dipendenti di una piccola azienda di pubblicità che si sta arricchendo alle loro spalle. Sono nullafacenti e nullatenenti e non hanno spessore politico e culturale. Il Movimento Cinque Stelle va combattuto con l’onestà dei comportamenti. Va combattuto facendo in modo che in televisione la si smetta con questi predicatori della domenica tipo Giletti, che esasperano alcuni questioni riducendo tutta la politica e tutta la politica a livello di comuni malfattori. GIletti e non solo lui è un braccio armato del qualunquismo imperante che oggi serve a fare ascolti. Se Babbo Natale mi portasse un Di Maio premier? Gli regalerei un biglietto per la Svizzera”.