La musica non si ferma mai. Per fortuna. Sulla giostra delle nuove proposte ora salta su Sara Milani che il 18 del mese, al Circolo La Traccia, presenterà “Le mille facce dell’amore”, suo primo Ep autoprodotto. Al progetto hanno lavorato “vecchie volpi” dell’under-ground romano come Nicco Verrienti agli arrangiamenti, Francesco Lo Cascio al mix e mastering,Gabriele Turchetti alla parte grafica e Giacomo Spaconi alla regia del primo singolo estratto dal titolo “Mille miglia distante”. Ecco cosa dichiara la cantautrice a Tag24 sul suo nuovo album.
Cosa spinge a fare musica in questi anni così difficili? Il bisogno di comunicare. Per me, come per molti, sono convinta che è questo il motivo che spinge sempre e comunque a fare musica.
Gli svantaggi di auto-prodursi sono evidenti. Quali potrebbero essere, invece, i vantaggi?
Certo l’impiego di energie e denaro nell’auto-produzione sono davvero notevoli e rischiano di scoraggiare. Eppure trovo che l’auto-produzione lasci un margine di libertà enorme. Tutte le scelte, dai brani da inserire, agli arrangiamenti, alla parte grafica, al tipo di promozione, dipendono esclusivamente da te e dai collaboratori (arrangiatore, grafico, ufficio stampa, ecc.) che tu stessa scegli. Non ci sono condizionamenti di nessun tipo e nessuno verrà a recriminarti la sua percentuale sulle vendite o sui diritti.
“Le mille facce dell’amore” contrasta con l’odio che in questi anni c’è in giro per il mondo. Sei un antidoto al terrorismo?
Ahahahahah! Direi piuttosto che sono un invito a riflettere su ciò che di bello possediamo e che talvolta non vediamo perché accecati dall’odio che ci circonda. L’essere umano è lamentoso per natura credo, ci lamentiamo sempre di tutto anche delle cose futili. Siamo spesso pieni di rancori e perennemente insoddisfatti. Eppure ci sono tanti buoni motivi per amare… amare in senso lato intendo. “Le mille facce dell’amore” vuole essere un invito ad amare ogni cosa si possa amare. Oserei dire che è un invito ad amare la vita stessa.
Alla produzione artistica hai avuto Nicco Verrienti, ormai penna di riferimento tra gli autori italiani. Ti ha dato qualche dritta di scrittura?
Direi piuttosto che mi ha ridato la scrittura! Quando sono andata da lui per chiedergli l’arrangiamento di un Ep non scrivevo più da un anno e mezzo. Gli portai brani molto vecchi e lui mi disse che era assolutamente un peccato e che mi avrebbe arrangiato un Ep solo se avessi ricominciato a scrivere, portandogli dunque brani nuovi. Mi ha dato l’input e la creatività ha ripreso a fluire. Oltre ad essere un grandissimo professionista, è una persona meravigliosa. E poi sì, ovviamente mi ha dato molti consigli, anche sugli stessi brani contenuti nell’Ep.
Cosa ti auguri e cosa non ti auguri da questo Ep?
Non sono una cantautrice dalle mille aspettative. Quindi semplicemente mi auguro che questo ep possa contribuire a farmi conoscere e a far conoscere ciò che scrivo. Cosa non mi auguro? Non mi auguro che questo ep sia l’arrivo, perchè vorrebbe dire avere un nuovo blocco creativo e smettere ancora una volta di scrivere.. non voglio più che questo accada. Vorrei fosse un nuovo punto di partenza. Spero che la vita sempre più frenetica e le preoccupazioni di oggi giorno mi lascino ancora spazio temporale e mentale per scrivere/suonare/cantare. Lo auguro a me e lo auguro a tutti coloro che amano la musica.