Non cadono nel vuoto le parole di Paolo Ferrara a Radio Cusano Campus. Ieri sera, ospite di Matteo Torrioli nella trasmissione #leggeogiustiza, infatti, ha svelato alcuni retroscena sul litorale capitolino non del tutto piacevoli. In particolare, il consigliere comunale ha risposto a domande create dai ragazzi di Alternanza Scuola Lavoro senza tirarsi indietro quando il tema si scaldava. Ecco di preciso cosa ha detto Paolo Ferrara a Radio Cusano Campus.

 

Alla fine si è concluso con un invito rivolto ai ragazzi dell’ITC Toscanelli di Ostia a visitare il Campidoglio il dibattito che si è tenuto ieri su Radio Cusano Campus, la radio dell’Università Niccolò Cusano. In mezzo, però, Paolo Ferrara, presidente del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle presso l’assemblea capitolina, ha risposto a dieci domande preparate dagli studenti del Toscanelli sui problemi di Ostia e del litorale romano aprendo scenari… impensabili.

“Ad Ostia si voleva costruire una pista da sci!Q Mezzi pubblici? Investiremo ma pensiamo a bici e ad un linea sul Tevere”.

Frasi così non sono state cattedrali nel deserto. Ecco cosa ha detto di preciso:

Sulla zona Infernetto: “Abbiamo iniziato ad individuare la problematica e faremo una cabina di regia nel comune di Roma per dare risposte, per combattere le opere che sono state fatte abusivamente nei canali. L’impegno è massimo, perché i cittadini hanno perso tranquillità, effetti personali o addirittura la vita. C’è anche il discorso del FAI su cui stiamo spingendo che ci permetterà di farci riconoscerci come territorio a rischio e ottenere i fondi sufficienti”.

Sulla situazione delle strade: “ Nel comune di Roma si svolgevano gare ad inviti dove ci si metteva d’accordo, gli appalti non erano dei migliori e il comune di Roma non aveva alcuno standard di garanzia, perché i soldi venivano praticamente buttati. In questo mese abbiamo iniziato una programmazione di gare pubbliche europee dove tutti possano partecipare ed avere uno standard di qualità più elevato”.

Sui parcheggiatori abusivi: “Questa piaga romana sicuramente va contrastata con il controllo radicato del territorio da parte dell’amministrazione in modo da scoraggiare e punire chi esercita questo tipo di attività illegale. Si potrebbe avere una svolta utilizzando le strisce blu cioè parcheggi a pagamento, ma qualcuno potrebbe lamentarsi interpretandola come una tassa”.

Sui pochi marciapiedi: “E’ un problema legato alle opere pubbliche per cui sono stati rilasciati permessi: terminate in ritardo, mal terminate o addirittura mai iniziate. Bisogna assicurarsi che ci siano servizi prima di costruire, se invertiamo questi due procedimenti sicuramente avremo un miglioramento. Per svolgere questo lavoro c’è bisogno dei consorzi che hanno dei soldi in cassa importanti, dobbiamo spingerli a investirli per i quartieri”.

Su un maggiore controllo da parte delle Forze dell’Ordine: “Dobbiamo, insieme al governo, intensificare i controlli, specialmente in questo territorio dove è diffusa la criminalità organizzata. È una richiesta che è già stata fatta alla sindaca Raggi. Grazie alla nostra richiesta siamo riusciti a preservare i presidi militari nelle stazioni metropolitane”.

Sui mezzi pubblici: “Stiamo lavorando con il Presidente Enrico Stefano per intensificare il numero di corse e riorganizzarle. Ci stiamo impegnando anche nel discorso riguardante la Roma/lido, che porta all’incirca 90 mila persone l’anno su cui c’ è un investimento importante da parte della regione Lazio. Parlando chiaramente la zona di Ostia è un territorio che si presta all’uso delle biciclette e si stanno stanziando fondi per costruire la rete ciclabile e collegarla dal lungomare fino all’entroterra. Stiamo pensando anche ad una linea passante sul Tevere nell’area navigabile”.

Sul mistero di molte opere incompiute: “Spesso le opere vengono fermate perché non sono conformi tra loro. Nel caso di ostia ci fu una proposta per costruire il waterfront con un impianto sciistico al centro del quartiere, un’opera rinascimentale al pontile ed una futuristica alla rotonda, opera non portata a termine per ovvi motivi”.

Sull’unico presidio ospedaliero e sulla situazione degli asili: “I fondi in questo momento non sono a rilascio, i soldi che sono stati tagliati stanno venendo reintegrati automaticamente. Inoltre vengono dirottati per sanare alcune problematiche all’interno di alcune zone. Dopo il terremoto siamo andati a verificare le situazioni nelle scuole trovando di fronte a noi situazioni difficili. Abbiamo contattato il Governo con cui abbiamo stipulato un “patto su Roma” a cui il Presidente Renzi è sembrato molto disponibile e speriamo che vengano messe a disposizione più risorse e fondi all’interno delle scuole”.

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