Referendum. A preoccupare Matteo Salvini è in particolar modo il voto degli italiani all’estero. Ne ha parlato stamattina il leader della Lega intervenendo su Radio Cusano Campus, nel corso del format ECG: “Voto degli italiani all’estero? E’ evidente che probabilmente c’è qualcosa che non va”, ha detto Matteo Salvini prima di aggiungere che “il voto degli italiani all’estero dipende dalle ambasciate che a loro volta dipendono dal Governo”.

REFERENDUM E VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO. LE CONSIDERAZIONI DI MATTEO SALVINI SU RADIO CUSANO CAMPUS. CLICCA QUI PER ASCOLTARE L’INTERVISTA INTEGRALE

Matteo Salvini ha parlato del referendum e di una campagna elettorale ormai alle ultime battute: “C’è un’Italia bella, che ha voglia di ripartire, che non si arrendere e che non vuole essere schiava. Chi vota sì certifica in Costituzione che l’Unione Europea ha l’ultima parola alla faccia e sulla testa degli Italiani. Ho incontrato tante persone che non votano da 10 o 20 anni, ma che stavolta torneranno alle urne per urlare il loro no. La Costituzione regola le nostre vite, le vite delle nostre figlie”.

A proposito di referendum, a preoccupare in particolar modo Matteo Salvini è il voto degli italiani all’estero: “Qui non c’è nessun controllo, dipende tutto da consolati e ambasciate che a loro volta dipendono dal Governo. Qualche console e qualche ambasciatore ha fatto comizi e incontri per il sì, ditemi voi se si può star tranquilli. Pare che ci sia un record di voti degli italiani all’estero, conto che il voto degli italiani in Italia superi anche eventuali fregature di gente che vota dall’Australia o da chissà dove. Spero che il no di tanti italiani supererà anche l’evidente stranezza di un voto degli italiani all’estero controllato dal Governo tramite le ambasciate”.

Renzi, secondo Matteo Salvini, sarà il grande sconfitto di questo referendum: “Ha fatto ogni tipo di promessa, i ponti, gli aeroporti, le strade, aumenti di stipendio, ma più promette più la gente lo prende per un cazzaro. Prometterà che se vince il sì vincono lo scudetto sia la Roma che la Lazio contemporaneamente”.

Matteo Salvini spera che, in caso di vittoria del no, il Presidente Mattarella non dia vita ad un nuovo Governo tecnico: “I Presidenti della Repubblica si sono inventati gli ultimi tre presidenti del consiglio, eletti a tavolino. Non vorrei che se dovesse vincere il no possa accadere un qualcosa di simile. Se vince il no la parola deve tornare gli italiani”.