Ci fu una serie televisiva negli anni cinquanta che spopolò nella Rai in bianco e nero e nell’Italia quasi analfabeta del dopoguerra. Si chiamava “Non è mai troppo tardi” ed era condotta dal mitico Professor Manzi. Sarebbe stato felice della storia di Giulia Venezia D’Anna che, a 79 anni, ha conseguito la laurea in Sociologia presso l’Università Federico II di Napoli, con votazione di 110 e lode lo scorso 27 ottobre con una tesi dal titolo “Oliver Twist, un’analisi sociale”. Questa romanzo a lieto fine di formazione reale, Giulia Venezia D’Anna l’ha raccontata ai nostri Alessio Moriggi e Misa Urbano all’interno del programma #openday su Radio Cusano Campus. Vediamo cos’ha detto la neo-laureata.

Giulia Venezia D’Anna s’è laureata. E quindi? Quindi lo ha fatto a quasi 80 anni e diventa così il simbolo di una certa insistenza e voglia di non mollare mai. Tutto questo la signora l’ha raccontato su Radio Cusano Campus nel corso di una puntata di #openday. Ecco cos’ha detto a Misa Urbano e Alessio Moriggi:

Sull’impossibilità di studiare e sulla voglia di recuperare questo tempo perso: “Sin da piccolina ero più interessata al mondo dei grandi rispetto ai giochi da bambini. Avevo molte domande da fare ma c’era la guerra e la povertà e nessuno avrebbe avuto voglia di rispondermi. Decisi che avrei imparato dalla vita e dagli insegnamenti degli adulti che mi circondavano”

Sull’inconciliabilità tra lavoro e studio: “A 14 anni mio padre mi mandò a lavorare e con il mio impegno e i pochi soldi che guadagnavo riuscii a far studiare i miei fratelli. Molti anni dopo decisi di diplomarmi ma a Napoli non esisteva la scuola Magistrale serale, così decisi di andare a Roma, dall’allora ministro della pubblica istruzione Misasi, e dopo ore ed ore di attesa mi ricevette e acconsentì alle mie richieste, consentendomi di prendere il diploma magistrale a circa 50 anni”.

Sulla voglia di studiare mai sopita: “La voglia di studiare ed apprendere non mi è mai passata, credo si tratti di un bel messaggio sia per i più giovani ma anche per gli anziani come me: studiare ti fa trascorrere una vecchiaia migliore. Dopo la laurea mi sento più giovane, ho ancora voglia di fare e sto cercando di capire come organizzarmi per iscrivermi al percorso magistrale. Mi piace il cinema ma dovrei trasferirmi a Roma per due anni. Ci sto pensando”.

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