In principio era Frankenstein di Mary Shelley, un’idea di immortalità e di sfida al divino. Oggi ci prova il Prof.Sergio Canavero, Neurochirurgo Italiano, emigrato in Cina per effettuare il primo trapianto di testa al mondo. Ne ha parlato nel corso del programma “Genetica Oggi” su Radio Cusano Campus.
“L’occidente deve decidersi se vuole il trapianto di testa oppure no -ha detto Canavero- Il Governo Cinese, alla luce delle tante critiche che abbiamo ricevuto, ha alzato un muro di silenzio. Io stesso ho ricevuto un comando dal governo cinese di non rilasciare troppi dettagli sull’intervento di trapianto di testa. L’Asia comunque resta superiore a noi, l’occidente ormai non conta più niente. La razza umana ha il diritto di estendersi la vita, dopo miliardi spesi in ricerca sul cancro siamo sempre al punto d’inizio”. E’ un fiume in piena Canavero nel raccontare il suo “folle” progetto di estensione della vita che occupa il suo tempo da oltre 30 anni. Con profonda convinzione prova a spiegare i dettagli, a volte molto confusi, di quello che per il mondo scientifico è un’intervento impossibile in primis per l’impossibilità attuale di “ricucire” i nervi tagliati a livello cervicale. “Abbiamo la lama meccanizzata ultrafine per il taglio del midollo spinale. E’ una lama autoguidata molto sofisticata e che abbiamo mostrato a Glasgow pochi giorni fa. Abbiamo tutta la tecnologia per fare un trapianto anche domani, è stata sviluppata ed è disponibile oggi nel Novembre 2016″.