“Arrestate il vicequestore Rocco Schiavone”. Firmato, Carlo Giovanardi. Non accennano a diminuire le polemiche sulla nuova serie di Rai 2 ispirata dai romanzi di Antonio Manzini. Il vicequestore di Aosta, Rocco Schiavone appunto, proprio non va giù ad alcuni politici. Oggi, su Radio Cusano Campus, nel corso di ECG, è arrivata l’invettiva del senatore di Ala, Carlo Giovanardi.
Venerdì scorso sempre dai microfoni di Radio Cusano Campus a scagliarsi contro Rocco Schiavone, la nuova fiction di Rai2, era stato il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. Questa mattina, ancora sull’emittente dell’Università Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, a prendersela col vicequestore di Aosta, Rocco Schiavone, nuova fiction in onda sulla rai, è stato il senatore di Idea Carlo Giovanardi.
Carlo Giovanardi lo ha detto chiaramente. Rocco Schiavone deve andare in galera: “E’ la prima volta che una tv di stato, pagata dai contribuenti, esalta la figura di un ladro, corrotto, corruttore, procacciatore di prostitute, una roba da almeno 20 anni di testimoni. Picchia i testimoni, massacra di botte i cittadini. E questo sarebbe l’esempio da dare? Ne ho parlato anche con Cantone, che non l’aveva visto e che ora se lo vedrà. Ma è vergognoso mandare questo farabutto sulla rai, questo è un farabutto, questo corrompe il poliziotto vicino a lui, gli fa dare quattromila euro. Poi si fa i cannoni, ma come si fa? Ma vi immaginate se persone con le armi possano fare uso di sostanze stupefacenti? E poi in Italia vengono criminalizzati dei poliziotti che non hanno fatto assolutamente nulla. Rocco Schiavone è un esempio devastate, spero che nelle prossime puntate lo arrestino, lo mandino in galera, altrimenti l’Italia è un Paese in cui nella tv di Stato esaltiamo i corrotti, i farabutti”.
Un vero e proprio farabutto questo Rocco Schiavone. Giovanardi inveisce senza pietà sul frutto dell’immaginazione dello scrittore Antonio Manzini: “Dice di rubare soltanto ai ladri, bella frasi. Quello che dicono anche le mafie, la camorra, l’ndrangheta dicono di essere più vicine al popolo di quanto sia lo Stato. Bravi, mandiamo in onda i messaggi delle mafie sulla tv di Stato? Diamo l’immagine di uno tra quelli che ferma le immagini per controllarle che è drogato a sua volta. La tv propone che ci siano funzionari di polizia in Italia in carica ladri, corrotti, corruttori, che picchiano, picchiano!! Questo picchia, pesta, piglia a pugni in faccia i testimoni e cosa deve pensare un ragazzo che lo vede? Che questi siano i poliziotti? Io ho visto i comunicati indignati dei sindacati di polizia, che giustamente non vogliono essere raccontati in questa maniera. E’ una cosa talmente folle che non ha paragoni in nessun’altra parte del mondo. Io ricordo Serpico, quello sì che era un eroe. La responsabile rai ha detto che questa fiction è stata fatta dopo aver fatto leggere i copioni alla polizia, che informalmente ha già smentito. Spero che il Ministro intervenga, se quanto detto è stato falso spero che qualcuno se ne assuma la responsabilità”.
Per aggiustare le cose, spiega Carlo Giovanardi, senatore di Idea, serve una puntata riparatoria. Rocco Schiavone deve essere spedito nelle patrie galere: “Rocco Schiavone devono arrestarlo, devono farlo vedere in galera. Questo Rocco Schiavone è sicuramente amato da tutti quelli della malavita. Cambino la serie, facciano la puntata finale in cui lo arrestano. Il pubblico vuole bene a Schiavone, ma centinaia di migliaia di italiani vogliono bene anche alla mafia, la camorra e la ‘ndrangheta. Se avessi uno come Rocco Schiavone vicino di casa non uscirei mai, avrei sempre paura di poter essere picchiato o venduto per i suoi comodi. Su questa vicenda non molleremo”.
Ma Rocco Schiavone e’ uno degli aspetti del potere.La societa’ italiana e’ marcia dentro,che i politici si droghino non e’ una novita’ cosi’ come pure alcuni poliziotti.Quale esempio?Noi cittadini saremmo cosi’ stupidi da seguire tali esempi?Allora i vari berlusconi,renzi,ecc….passati per la cronaca,delinquenti bugiardi e malfattori…avremmo dovuto appenderli?Invece credo che guardare con occhio critico ad alcuni aspetti della societa’ italiana non puo’ farci che bene.